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La catena articolata Galle è una tipologia di catena costituita da anelli articolati e scomponibili formati da perni e piastrine, questo tipo di catena si può flettere su un solo asse. Venne ideata per la prima volta da Leonardo Da Vinci, ma fu brevettata nel 1832 da Meduel Gall che la applicò per la prima volta ad una bicicletta.[1]
Questa catena ha molte varianti, data la sua flessibilità d'utilizzo:
Le misure delle catene variano a seconda della tipologia di costruzione.
Queste catene sono caratterizzate da due misure fondamentali:
- la lunghezza del passo;
- la larghezza interna della maglia;
Per esprimere tali caratteristiche viene utilizzato un solo codice numerico standardizzato, composto da tre cifre, che ne esprime entrambi i valori (esempi: 415, 420, 428, 520, 525, 530).
In questo codice la prima cifra indica la lunghezza del passo, dove più è alto il valore e più è lungo il passo. Più precisamente il passo si calcola:
Quindi con una catena 420 avremo un passo da 1/2 pollice, mentre con una catena 520, avremo un passo da ⅝ di pollice.
Per avere la misura in centimetri è sufficiente moltiplicare per 2,54.
In questo codice le ultime due cifre indicano la larghezza interna della maglia passo, dove più è alto il valore e più è largo questo spazio. Più precisamente la larghezza si calcola:
.
Quindi con una catena 520 avremo una larghezza da ¼ pollice, mentre con una catena 530, avremo una larghezza da ⅜ di pollice.
Per la misura in centimetri è sufficiente moltiplicare per 2,54.
La falsa è un tipo di maglia presente sulle catene articolate galle (catena di trasmissione, catena di distribuzione), che permette di chiudere ed aprire la catena, permettendone la facile rimozione, sostituzione o revisione.
Le false maglie sono di vario tipo:
Inoltre le false maglie possono essere classificate in due modi, come una falsa maglia esterna o come falsa maglia ad offset, il primo caso è quello tradizionale, il secondo invece si tratta di una maglia che si connette con una maglie esterna e una interna, l'uso di entrambe le false maglie permette di ridurre la lunghezza della catena di solo una maglia invece di due in due.[2]
La procedura per la corretta chiusura della falsamaglia cambia a seconda del tipo di falsamaglia:
Nei vari sistemi che utilizzano questo sistema è previsto un determinato gioco per compensare le dilatazioni ed eventuali variazione di quote, nei mezzi di trasporto, generalmente moto e biciclette il tiro catena ha effetti dinamici sull'assetto del mezzo.
Il tiro catena viene determinato dalle due carrucole dentate e dal fulcro del braccio che vincola una delle due carrucole (da cui si ricava l'angolo del tiro catena), messi in relazione all'angolo del trasferimento di carico del mezzo e ottenuto dall'asse stesso (determinato dalla spinta del mezzo e dal suo trasferimento di carico), la relazione tra i due angoli (angolo del trasferimento di carico in relazione all'angolo del tiro catena) viene generalmente definita con la lettera "R", dove in caso di relazione neutra e quindi pari a 1, non si hanno perturbazioni dinamiche del mezzo, mentre con R<1 si ha un'estensione della sospensione, mentre se >1 si ha una compressione della sospensione.
Questo fenomeno ha portato ad uno studio di soluzioni alternative, che potessero governare tale tiro ed effetti dinamici del mezzo, che hanno la caratteristica di modificare gli angoli in gioco, anche se ciò comporta un aumento della complessità del sistema, questo ha portato a conoscere meglio la relazione di queste relazioni con le dinamiche del mezzo, ma senza particolari miglioramenti rispetto alle soluzioni tradizionali.
I fenomeni che sono legati al tiro catena solo il "pitching" (oscillazione della ruota posteriore con conseguenza perdita e ripresa di aderenza) a mezzo dritto, l'altro è il disarcionamento a mezzo piegato, dove il guidatore viene scaraventato in alto, il primo fenomeno viene favorito dai sistemi ad R>1, mentre il secondo non viene influenzato in particolar modo dai diversi sistemi.
Il tiro catena varia molto in basse alla compressione della sospensione posteriore, inoltre varia la tensione della catena, una soluzione per ridurre la variazione del gioco catena e del tiro catena è l'allineamento del pignone e del forcellone sullo stesso asse, il primo mezzo che utilizza questa soluzione è la Honda NR 500 0X da competizione del '79, successivamente videro la luce anche modelli ad uso civile come la BMW G450X[5], altri esempi sono dati dalle moto elettriche della Zero Motorcycles.
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