Nella seconda parte della Carta, le autorità convenute sottoscrissero l'impegno di portare avanti una Campagna delle città europee sostenibili, con l'obiettivo di promuovere e sostenere l'impegno delle amministrazioni locali a favore della sostenibilità. Nella Carta si legge che occorre “promuovere lo sviluppo verso la sostenibilità a livello locale attraverso processi di Agende 21 locali, rafforzando i rapporti di partnership tra i diversi attori presenti nelle comunità locali”. Venne perciò adottato un piano d'azione a lungo termine per rafforzare la cooperazione tra le autorità e coordinare il processo con le azioni dell'Unione Europea nel campo dell'ambiente urbano. La Campagna prevede come principali attività:
favorire il sostegno reciproco tra le città europee per quanto riguarda la progettazione, lo sviluppo e l'applicazione di politiche orientate alla sostenibilità;
raccogliere e diffondere informazioni sugli esempi positivi a livello locale;
promuovere il principio della sostenibilità presso altri enti locali;
aumentare il numero di città che sottoscrivono la carta;
organizzare annualmente un premio per la "città sostenibile";
fornire alla Commissione europea suggerimenti relativi alle varie politiche; fornire materiale per le relazioni sulle città sostenibili del gruppo di esperti per l'ambiente urbano;
sostenere gli amministratori locali nell'attuazione delle raccomandazioni e norme emanate in questo settore dall'Unione Europea;
pubblicare un bollettino di informazione della campagna.
Tali attività comportano l'istituzione di un coordinamento della campagna.
Quanto al merito delle scelte da adottare con le Agende 21 locali, le città si impegnano ad utilizzare gli strumenti tecnici e politici disponibili per attuare un approccio alla gestione urbana che tenga conto degli ecosistemi. Si farà ricorso ad una vasta gamma di strumenti tra i quali quelli necessari per la raccolta e il trattamento dei dati ambientali e la pianificazione ambientale; strumenti normativi, economici e di informazione quali direttive, imposte e tasse; nonché meccanismi che contribuiscano ad accrescere la consapevolezza dei problemi e prevedano la partecipazione dei cittadini. Si cercherà di istituire nuovi sistemi di contabilità ambientale che consentano di gestire le risorse naturali in maniera economica analogamente alla gestione del denaro, risorsa artificiale per eccellenza.
Le città sono coscienti di dover basare le proprie attività decisionali e di controllo, in particolare per quanto riguarda i sistemi di monitoraggio ambientale, di valutazione degli impatti, nonché quelli relativi alla contabilità, al bilancio, alla revisione e all'informazione, su diversi tipi di indicatori, compresi quelli relativi alla qualità dell'ambiente urbano, ai flussi urbani, ai modelli urbani e, ancor più importante, su indicatori di sostenibilità dei sistemi urbani.
I comuni aderenti alla Carta riconoscono che in molte città europee è già stata adottata con successo un'ampia gamma di politiche e di attività che hanno dato positivi risultati dal punto di vista ecologico. Tuttavia tali strumenti, pur concorrendo alla riduzione delle pressioni in direzione insostenibile, non comportano di per sé un'inversione di marcia della società in direzione della sostenibilità. Le città, ancora una volta, con la loro solida base ecologica attuale, si trovano in ottima posizione per compiere il passo decisivo e integrare tali politiche ed attività nel processo amministrativo per gestire le economie urbane locali attraverso un ampio processo improntato alla sostenibilità. Nell'ambito di tale processo le città sono chiamate a sviluppare le proprie strategie, ad attuarle e a scambiarsi reciprocamente informazioni ed esperienze.