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biblioteca pubblica a Jesi Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La biblioteca Planettiana è la biblioteca comunale accolta nel Palazzo della Signoria di Jesi, nelle Marche.
Biblioteca Planettiana | |
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Il Palazzo della Signoria, sede della biblioteca. | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Città | Jesi |
Indirizzo | Piazza Colocci, 1 |
Caratteristiche | |
Tipo | Pubblica, generalista |
ISIL | IT-AN0092 |
Sito web | |
Oggi con i suoi circa 150 000 volumi[1], e inoltre manoscritti e incunaboli che vanno dal XV al XIX secolo è una delle biblioteche più importanti della regione.
La biblioteca nasce nel 1859 dal lascito testamentario del marchese Angelo Ghislieri della propria libreria[2]. Nel 1868 vennero aggiunte circa 6 000 opere provenienti da quattro biblioteche di ordini religiosi cittadini.
Nel 1906 il marchese Bernardo Pianetti donò alla biblioteca comunale 15 000 volumi di diversi soggetti e materie che spaziano dal XV al XIX secolo[3]. Da cui il nome di biblioteca Planettiana. Fra le altre donazioni compaiono l'edizione bodoniana dell'Iliade di Omero del 1808 e lettere autografe dell'umanista Angelo Colocci.
Una sezione musicale comprende ore manoscritte e a stampa di diversi compositori fra cui Giovanni Paggi (1806-87)[4], Francesco Morlacchi, Giovanni Battista Pergolesi e Gaspare Spontini[2].
Nel 1938 la marchesa Cristina Colocci-Honorati dona una collezione di oltre 2 000 disegni e stampe fra cui notevoli riproduzioni di Salvator Rosa, Canaletto e Rembrandt[2].
In seguito i Marcucci donarono alla biblioteca circa 4 000 volumi e opuscoli sui temi delle "Religioni", del "Pacifismo" e del "Vegetarismo" con rare edizioni di Verne, Tolstoj e De Amicis[2].
Il ricco settore degli archivi storici comprende importantissimi fondi pubblici e privati:
A oggi possiede circa 150 000 volumi[1]. Inoltre sono conservati migliaia di opere fra manoscritti, pergamene, incunaboli, cinquecentine, almanacchi e volumi di gazzette del XVII-XVIII secolo[2]. Sono conservati anche due mappamondi del XVII secolo, nell'omonima sala del secondo piano.
Al suo interno sono ospitate
Il palazzo già sede del Gonfaloniere e dei Priori, sorge sul punto più alto della città. Venne eretto fra il 1486 e il 1498 dall'illustre architetto senese Francesco di Giorgio Martini[2][5]. Restaurato nel 1930, ospita oggi la biblioteca.
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