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esercito dell'Elettorato (1682-1806) e poi Regno (1806-1918) di Baviera Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'Esercito bavarese (in tedesco Bayerische Armee, poi Königlich Bayerische Armee dopo la proclamazione del regno nel 1805) è stato l'esercito della Baviera dal 1682 al 1919. Dal 1682 venne costituito in esercito stabile in Baviera e tale rimase sino al crollo dell'Impero tedesco dopo il 1918. L'esercito bavarese non fu mai comparabile agli eserciti delle Grandi Potenze del XIX secolo, ma diede alla casata dei Wittelsbach sufficiente protezione e capacita d'azione nel contesto delle alleanze politiche, contribuendo a trasformare la Baviera nel secondo stato tedesco dopo la Prussia.
Bayerische Armee Königlich-Bayerische Armee Regio Esercito Bavarese | |
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Bandiera di guerra bavarese | |
Descrizione generale | |
Attiva | 1682-1919 |
Nazione | Elettorato di Baviera Regno di Baviera |
Servizio | Forza armata |
Tipo | Esercito di terra |
Dimensione | =87 214 uomini (1914) |
Stato Maggiore | Monaco di Baviera |
Battaglie/guerre | Guerra austro-turca (1683-1699) Guerra di successione spagnola Guerra di Successione austriaca Guerra dei sette anni Guerra di successione bavarese Guerre napoleoniche Guerra austro-prussiana Guerra franco-prussiana prima guerra mondiale |
Parte di | |
Forze armate bavaresi | |
Simboli | |
Stendardo | |
Voci su unità militari presenti su Wikipedia |
La Reichskriegsverfassung (costituzione militare imperiale) del 1681 obbligò la Baviera a provvedere truppe per l'esercito imperiale del Sacro Romano Impero. Venne così costituito un esercito stabile in Baviera che le conferì ancora più l'aspetto di una moderna nazione. L'esercito venne ufficialmente fondato il 12 ottobre 1682 costituendo i primi sette reggimenti di fanteria, due di dragoni e due di corazzieri, oltre a un corpo di artiglieria. L'esercito bavarese scese in campo per la prima volta nel corso della Guerra austro-turca (1683-1699) sotto la guida dell'elettore Massimiliano II Emanuele di Baviera, distinguendosi in particolare nell'assedio di Belgrado (1688).
Durante la guerra di successione spagnola, la Baviera si schierò con la Francia. A seguito della sconfitta nella battaglia di Blenheim, l'esercito bavarese ebbe modo ancora una volta di distinguersi continuando gli scontri. La Baviera venne quindi occupata dalle truppe austriache dopo la guerra, fatto che portò a delle rivolte locali, represse nel sangue dagli occupanti. Al 1701, la composizione dell'esercito era ancora quella di vent'anni prima, con l'aggiunta di un solo reggimento di corazzieri e uno di dragoni.
Il tentativo da parte dell'elettore di Baviera di ottenere la corona imperiale nel corso della guerra di successione austriaca ebbe inizialmente successo, ma la campagna militare finì con una nuova occupazione della Baviera da parte dell'Austria.
Con lo scoppio della guerra dei sette anni, l'esercito bavarese era composto da otto reggimenti di fanteria, due di dragoni e tre di corazzieri oltre a una brigata di artiglieria. Nel 1757, un reggimento di corazzieri venne sciolto ed i suoi uomini vennero distribuiti negli altri reggimenti. I reggimenti di fanteria erano composti ciascuno da due battaglioni con quattro Füsilierkompanien (compagnia di fucilieri, ciascuna con 130 uomini) e una compagnia di fanteria (100 uomini) oltre a quattro cannoni da campo. La forza nominale era di circa 1 800 uomini per ciascun reggimento, ma i numeri erano tali solo nominalmente. I bavaresi combatterono al fianco degli Asburgo a Schweidnitz, Breslavia e Leuthen nel 1757, oltre che a Troppau, Olomouc e Neiße nel 1758.
L'unificazione tra i domini dei Wittelsbach in Baviera e nel Palatinato portò all'aggiunta di altri otto reggimenti di fanteria nel 1777, provenienti dal Palatinato. La guerra di successione bavarese, spesso nota come la "guerra delle patate" per gli sforzi fatti da ambo gli schieramenti per assicurarsi i rifornimenti per le truppe e privarli al nemico, fu la guerra che a dispetto del nome meno interessò l'esercito bavarese.
Nel 1785, l'uniforme della fanteria bavarese cambiò il tradizionale colore azzurro in bianco.
Il 1790 portò con sé importanti riforme per l'esercito bavarese. Tutte le truppe di terra ricevettero un'uniforme unificata, incluso l'uso di caschi di pelle con piume di crine di cavallo, noti come "cappelli Rumford" dal titolo dell'allora ministro della guerra Benjamin Thompson, conte di Rumford. Massimiliano IV trovò l'esercito in pessime condizioni alla sua ascesa al trono nel 1799: ciascuna unità aveva un numero di uomini inferiore a quello previsto, le uniformi modello Rumford erano impopolari e poco pratiche per i soldati e le truppe non erano adeguatamente formate. Il giovane principe-elettore, che aveva prestato servizio nell'esercito francese e che era colonnello del reggimento Royal Deux-Ponts, fece della ricostruzione dell'esercito una delle sue priorità di governo.
La fanteria di linea venne ridotta a dieci reggimenti, ma pienamente armati. I due reggimenti di cacciatori vennero divisi in quattro battaglioni di fanteria leggera. La cavalleria venne composta da tre reggimenti di cavalleria leggera e da due di dragoni e da due di corazzieri. La fanteria tornò al tradizionale colore azzurro nelle uniformi e, nel 1801, per tutti i soldati in servizio venne introdotto il Raupenhelm, un nuovo elmetto metallico con crine di cavallo che divenne poi caratteristico dell'esercito bavarese. Generali capaci come Deroy, Wrede e Triva riformarono l'esercito sul modello francese, facendone uno dei più moderni in tutta la Germania ed il primo sul suolo tedesco ad abolire le frustate come metodo di punizione. Vennero organizzati anche tre reggimenti di guardia nazionale.
Nel 1800 la Baviera combatté, seppur riluttante, al fianco dell'Austria contro la Francia rivoluzionaria. Nel 1805 però, quando l'Austria attaccò la Baviera per la terza volta in cento anni, si trovò di fronte un esercito molto bene addestrato. I bavaresi inizialmente si ritirarono per collegarsi con l'armata di Napoleone che avanzava, ma poi prepararono un contrattacco. 30 000 soldati bavaresi presero parte all'assedio di Ulma ed alla conseguente liberazione della Baviera. Alla Battaglia di Austerlitz, i bavaresi assicurarono la protezione del fianco e delle linee di rifornimento dell'esercito napoleonico e nel 1806-7 costrinsero diversi forti prussiani alla resa.
La Baviera fu ricompensata con la provincia austriaca del Tirolo, ma una serie di rivolte guidate da Andreas Hofer nel 1809 che poterono essere schiacciate solo con l'intervento dei soldati francesi, resero quel territorio ancora instabile. Quando l'Austria attaccò nuovamente la Baviera nel 1809, l'esercito di Napoleone era concentrato nella guerra peninsulare in Spagna e furono le truppe della Confederazione del Reno a dare manforte ai bavaresi contro gli austriaci. Nella battaglia di Wagram, il contributo delle forze bavaresi fu decisivo per il risultato finale dello scontro.
Nella campagna di Russia, l'esercito bavarese subì perdite terribili (circa 33 000 morti inclusi i rinforzi) durante la marcia del 1812 e furono solo 4 000 i soldati che fecero ritorno. Pressato dal principe ereditario e dal generale Wrede, re Massimiliano I si rivolse quindi contro la Francia e cambiò alleanza poco prima della battaglia di Lipsia. Il tentativo di Wrede di fermare la vittoria della Grande Armée nel 1813 nella battaglia di Hanau si concluse quasi in una sconfitta per gli austro-bavaresi. La campagna del 1814 iniziò male per gli alleati, ma Wrede compensò le prime sconfitte con altrettante vittorie a Arcis-sur-Aube ed a Bar-sur-Aube.
Nel 1814, l'esercito bavarese era composto da un reggimento di granatieri della guardia, 16 reggimenti di fanteria di linea, 2 battaglioni di cacciatori, 7 reggimenti di cavalleria leggera, 1 reggimento di ulani, due reggimenti di ussari e uno della guardia del corpo, oltre a due reggimenti di artiglieria a piedi e uno a cavallo.
Nel 1815, il 7º reggimento di cavalleria venne costituito. Gli ussari e gli ulani vennero sciolti nel 1822. Su raccomandazione della commissione militare nazionale, nel 1826 un reggimento di fanteria venne convertito in due battaglioni di cacciatori, mentre il reggimento dei granatieri della guardia passò a reggimento di fanteria della guardia. La guardia del corpo divenne il 1º reggimento corazzieri e l'ex 1° corazzieri venne unito al 2º reggimento.
La mobilitazione dell'esercito bavarese all'epoca della guerra austro-prussiana del 1866 venne concluso solo il 22 giugno, quando il grosso dell'esercito prussiano si trovava già in Boemia. La guerra andò male per i bavaresi. Il comandante in capo dell'esercito, il principe Carlo Teodoro di Baviera, che era incaricato del comando delle forze meridionali della Confederazione Tedesca, richiese l'aiuto del regno di Hannover ma quando seppe della resa dei soldati di Hannover nella battaglia di Langensalza, abbandonò l'impresa. La rapida avanzata dei prussiani spinse Carlo Teodoro a ritirarsi verso ovest e a unirsi alle forze del principe Alessandro d'Assia, fino a Bad Kissingen. Dopo duri scontri, i bavaresi si ritirarono a Schweinfurt ad a Würzburg. Il 1º agosto, un corpo di riserva prussiano occupò Norimberga.
Le difficoltà riscontrate dall'esercito bavarese all'epoca erano dovute sia al landtag bavarese che continuava a tagliare la spesa militare, sia ai propri vertici militari che non erano in grado di gestire manovre complesse e non conoscevano a fondo la materia militare. Oltre al principe Carlo e al generale Thurn und Taxis, nessun generale bavarese era mai stato al comando di una divisione prima di allora. I giornali bavaresi criticarono inoltre il ruolo di Ludwig von und zu der Tann-Rathsamhausen.
Per queste critiche, re Ludovico II di Baviera nominò il veterano generale Siegmund von Pranckh quale nuovo ministro della guerra dal 1º agosto. Von Prankh aveva già avuto una certa esperienza anche politica al fianco del ministro della guerra von Lüder, e contribuì in modo cruciale alla modernizzazione dell'esercito bavarese con le sue riforme nel 1868.
Quando la candidatura al trono spagnolo del principe Leopoldo di Hohenzollern-Sigmaringen portò al peggioramento delle relazioni tra Prussia e Francia nel 1870, von Prankh mobilitò due corpi d'armata bavaresi il 14 luglio. L'esercito bavarese combatté quindi nella guerra franco-prussiana come parte della III armata al comando del principe ereditario Federico Guglielmo di Prussia.
I bavaresi al comando del generale Jakob von Hartmann attaccarono Wissembourg e presero parte alle battaglia di Wörth, Beaumont, Sedan ed all'assedio di Parigi. Più di 5 000 bavaresi morirono durante questa guerra.
Con la costituzione dell'impero tedesco, la Baviera fu in grado di assicurarsi un ruolo di notevole importanza, in particolare per quanto riguarda la sovranità militare. Non solo mantenne il diritto di conservare un proprio esercito come i regni di Sassonia e Württemberg, ma anche un proprio ministro della guerra e un proprio sistema giudiziario miliare. Il Raupenhelm continuò ad essere utilizzato sino al 1886 assieme ad altre peculiarità. Gli ufficiali e i soldati bavaresi continuarono a prestare giuramento al re di Baviera e non all'imperatore tedesco, per quanto le uniformi e la formazione militare fosse ormai stata standardizzata al modello prussiano.
All'inizio della prima guerra mondiale, l'esercito bavarese aveva all'attivo in tutto 87 214 uomini di cui 4 089 ufficiali, medici, veterinari e altri specialisti, oltre a 16 918 cavalli. Con l'inizio della mobilitazione generale il 1º agosto 1914, il supremo comando dell'esercito bavarese passò alla IV armata dell'ispettorato dell'imperatore tedesco. Diverse unità bavaresi rimasero al comando diretto del ministero della guerra della Baviera. L'esercito bavarese si spostò sul fronte occidentale assieme alla VI armata al comando del principe ereditario Rupprecht.
L'esercito bavarese combatté la battaglia delle frontiere, l'ultimo grande scontro che vide protagonista l'esercito bavarese al comando del principe Rupprecht, che venne promosso feldmaresciallo nel 1916.
Con la caduta dell'impero tedesco nel 1918, re Ludovico III di Baviera venne costretto ad abdicare, ma ancora una volta la Baviera ottenne di mantenere la propria sovranità militare. La nascita della Repubblica Bavarese dei Consigli e la confusione che si creò nel 1919 in Europa fecero infine scomparire anche quell'ultimo privilegio rimasto alla Baviera con la repubblica di Weimar.
Nel corso della prima guerra mondiale, la Baviera perse 200 000 soldati sul campo.
L'esercito bavarese alla vigilia della prima guerra mondiale era così composto:
Grado | Mostrina | |
---|---|---|
soldati | ||
Soldat (soldato) | ||
Gefreiter (caporale) | ||
Sottufficiali | ||
Stabsefreiter (caporale maggiore) | ||
Sergeant (sergente) | ||
Ufficiali inferiori | ||
Kadett (cadetto, aspirante ufficiale) | ||
Leutnant (sottotenente) | ||
Oberleutnant (tenente) | ||
Hauptmann (capitano) | ||
Ufficiali superiori | ||
Major (maggiore) | ||
Oberstleutnant (tenente colonnello) | ||
Oberst (colonnello) | ||
Ufficiali generali | ||
Generalmajor (maggior generale) | ||
Generalleutnant (tenente generale) | ||
General der Infanterie (generale di fanteria) | ||
Feldmarschall (maresciallo di campo) |
Controllo di autorità | VIAF (EN) 150209830 · LCCN (EN) n88277017 · GND (DE) 40270-9 · J9U (EN, HE) 987007511586305171 |
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