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classe di ormoni vegetali Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Le auxine sono una classe di ormoni vegetali (o regolatori di crescita) con alcune caratteristiche morfogene. Le auxine hanno un ruolo centrale nel coordinamento di molti processi di crescita e comportamentali nel ciclo di vita della pianta e sono essenziali per lo sviluppo morfologico della pianta. Le auxine e il loro ruolo sono state descritte per la prima volta dal biologo olandese Frits Warmolt Went.
Kennedy V. Thimann fu il primo ad isolare uno di questi fitormoni e determinare la struttura chimica come l’acido indol-3-acetico (IAA).
L'auxina necessita di recettori cellulari specifici ai quali legarsi per indurre una trasduzione del segnale che determini risposte biochimiche e genetiche della cellula bersaglio. Utilizzando auxina marcata radioattivamente si notò che la maggior parte della radioattività di cellule trattate con auxina proveniva dal reticolo endoplasmatico, mentre soltanto una minima parte proveniva dalla membrana plasmatica e dalla membrana del vacuolo. Ciò fece ipotizzare che il recettore di questo ormone fosse sul RE. Tuttavia, trattando cellule vegetali con auxina complessata con la proteina albumina in modo tale da formare molecole troppo grandi per attraversare la membrana plasmatica, si notò che la cellula rispondeva comunque alla presenza di auxina. Necessariamente quindi esiste un recettore di membrana per tali ormoni. Il recettore legato all'acido indol-3-acetico fu cristallizzato e chiamato "ABP1" (Auxin Binding Protein 1). Di fatto non è noto come proceda la trasduzione del segnale di ABP1. Tuttavia è noto che il legame tra recettore e ligando determina la creazione di un gradiente protonico all'esterno della cellula vegetale indotto dalle pompe H+ATPasiche di membrana. Gli ioni H+ attivano enzimi chiamati espansine i quali rompono parte dei legami a idrogeno che ancorano le emicellulose -ponti zuccherini tra microfibrille di cellulosa- alle microfibrille stesse, determinando un'"allentamento" della parete cellulare. Le pompe H+ATPasiche della membrana vacuolare, invece, pompano ioni H+ all'interno del vacuolo, l'acqua segue per osmosi e si genera un aumento della pressione interna della cellula, che determina l'aumento delle dimensioni della stessa. Tale fenomeno viene definito Crescita acida. Non è noto se il legame IAA-ABP1 aumenti l'efficacia delle pompe o se induca la trascrizione dei geni che codificano per esse. Evidenze sperimentali dimostrano che l'auxina è anche in grado di legarsi a recettori intracellulari e determinare la degradazione di proteine che funzionano da repressori della trascrizione dei geni coinvolti nella risposta al segnale. Infatti, piante mutanti per i geni TIR e AXR1 che codificano per dei domini proteici delle macrostrutturre E3 ed E1,(ubiquitine ligasi che determinano la degradazione di proteine target tramite la via ubiquitina-proteasoma) presentano fenotipo nano. Dai suddetti studi è emerso che il dominio TIR dell'enzima E3, il quale lega la proteina target da ubiquitinare e mandare al proteasoma, è anche un recettore per le auxine. TIR possiede un sito attivo la cui parte apicale lega la proteina target, mentre la parte più profonda non riesce a stabilire contatti con essa. Tuttavia la cavità profonda del sito attivo lega l'auxina. In assenza di auxina il target instaura poche interazioni con la porzione superiore del sito attivo di TIR, mentre con l'auxina il target instaura interazioni sia con la porzione superiore sia con l'ormone stesso legato più in profondità. Ciò determina un legame stabile. Le proteine target degradate dal signaling delle auxine sono quelle appartenenti alla famiglia AUX/IAA. Tali proteine inattivano i fattori di trascrizione ARF. Una volta degradate, i fattori di trascrizioni ARF possono dimerizzare e trascrivere i geni di risposta all'ormone. Molti geni sono trascritti come ad esempio SAUR, GH, geni di sintesi dell'etilene ecc. Non si conosce la funzionalità della maggior parte di questi geni.
Essendo il profilo di trascrizione del signaling dell'auxina molto ampio, le risposte fisiologiche vegetali sono varie:
Fototropismo positivo: quando una pianta presenta parte del fusto esposto alla luce e parte esposto all'ombra, il fusto ombreggiato cresce di più, in modo tale da piegare la pianta verso la fonte luminosa. Ciò è determinato da un accumulo maggiore di auxina nel fusto ombreggiato tramite trasporto mediato da proteine.
Gravitropismo: risposta della pianta alla gravità. Se la radice di una pianta è perfettamente verticale l'auxina trasportata alla cuffia radicale si distribuisce equamente in tutte le cellule della cuffia. Ciò induce la sintesi di etilene che blocca la crescita della radice. Se invece la radice non cresce in maniera verticale ma lateralmente, allora l'auxina si distribuirà maggiormente sul lato basale della cuffia anziché su quello laterale superiore. In basso quindi si avrà una maggiore sintesi di etilene, in alto minore sintesi. Dato che l'etilene blocca la crescita, la parte superiore della radice crescerà più in fretta e determinerà un ripiegamento della radice verso il basso.
La molecola dei composti con proprietà auxiniche, è caratterizzata dalla presenza di un anello ciclico (le molecole alifatiche, sono inattive). Possiedono almeno un doppio legame nell'anello ciclico. Gruppo funzionale carbossilico o altro funzionalmente analogo. La catena laterale influisce sull'attività della molecola; la più attiva è la catena acetica
Alcune auxine naturali | |
Acido Indolo-3-acetico (IAA)
Fu la prima molecola isolata del gruppo delle auxine | |
Acido 4-cloiroindol-3-acetico (4-Cl-IAA) (Cloroauxine) scoperte negli anni 70 nelle leguminose | |
Acido fenilacetico (PAA) |
Sono note alcune vie metaboliche che portano alla biosintesi dell'auxina. (IAA)
Sintesi dell'auxina (IAA), vie triptofano dipendenti | |
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Sintesi dell'auxina (IAA), vie triptofano indipendenti | |
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Schema della via metabolica N°1 per la biosintesi dell'auxina | |
Tripofano: l'amminoacido precursore della via metabolica | |
Triptofano transamminasi | |
Acido indol-3-piruvico (IPA) | |
IPA decarbossilasi | |
Indol-3-acetaldeide | |
Indol-3-acetaldeide deidrogenasi | |
Acido indol-3-acetico (IAA) |
Vie di degradazione dell'auxina (IAA) |
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L'auxina fluisce verso il basso; passando all'interno di cellule contigue e sfruttando meccanismi di trasporto specifici; oppure attraverso il tessuto vascolare floematico. Il trasporto non avviene con velocità costante ma è soggetto a regolazione in funzione del grado di sviluppo del vegetale ed in risposta agli stimoli ambientali; sono due le principali proteine coinvolte in tale funzione:
Le proteine PIN1, sono localizzate nella membrana plasmatica, e concentrate nella parte inferiore della stessa; ciò può spiegare il flusso polare dell'IAA.
In figura 1 viene riportato un modello attuale, rielaborato e semplificato, del meccanismo di trasporto dell'auxina..
Figura 1: Modello del meccanismo di trasporto dell'auxina (IAA)
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Una sintesi degli impieghi delle auxine sintetiche:
Alcune auxine sintetiche | |
Acido 2,4,5-triclorofenossi acetico (2,4,5-T) Principio attivo utilizzato per mitigare la cascola precoce dei frutti in via di maturazione. | |
Acido-2,4-diclorofenossiacetico (2,4-D) Utilizzato per mitigare la cascola precoce dei frutti in via di maturazione. | |
Acido indol-3-butirrico (IBA) È il principio attivo più utilizzato in floricoltura e nella riproduzione per talea. | |
Acido α-naftalen acetico (α-NAA) Utilizzato sul melo e pero come diradanti e anticascola. | |
Analisi qualitative e quantitative degli ormoni vegetali | ||
N° | Metodica | Note |
.1 | Dosaggi biologici | Misura della curvatura o della crescita del coleoptile |
.2 | Metodi chimico-fisici | Gas cromatografia (GC), HPLC |
.3 | Metodi immunologici | Radioimmunoassay (RIA) |
Per ulteriori informazioni vedere l'articolo fitormoni (ormoni vegetali)
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 31297 · LCCN (EN) sh85010481 · GND (DE) 4143728-7 · BNF (FR) cb13611025d (data) · J9U (EN, HE) 987007295831405171 |
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