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storico e diplomatico francese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Arthur-Léon Imbert de Saint-Amand (Parigi, 22 novembre 1834[1] – Parigi, 22 giugno 1900[1]) è stato uno scrittore, storico e diplomatico francese.
Attraverso i suoi libri si firmava solamente come Imbert de Saint-Amand (o il barone Imbert de Saint-Amand), egli fu l'autore di numerose monografie, più volte ristampate, in parte a carattere storico-biografico in parte romanzesco-psicologico su personaggi aristocratici, svelando i retroscena femminili di regine e principesse, esponendo la vita intima dei loro familiari (da Maria Amalia di Borbone-Due Sicilie alle imperatrici Giuseppina e Maria Luisa, o ancora la Duchessa di Berry), diffuse in francese (alcuni volumi tradotti in inglese) fra l'altro anche in Italia, come le Portraits de femmes: francaises du XVIII et du XIX siècle (1869), Madame de Girardin (1874); le collane storiche per la casa editrice E. Dentu di Parigi sulle donne di Versailles (5 voll., 1875-'82) e sulle donne delle Tuileries (38 voll., 1875-'97), ecc.
Pubblicato nel 1884, Les femmes de la cour des derniers Valois raccontò le biografie di Margherita d'Angoulême sorella di Francesco I di Francia, Caterina de' Medici, Diana di Poitiers, Maria Stuarda, Elisabetta di Francia moglie di Filippo II di Spagna. Lo scrittore Federico De Roberto lo definì nel 1913 "un piacevole narratore delle cronache regali francesi"[2].
Fu sottodirettore aggiunto al Ministero degli affari esteri in Francia, più volte candidato all'Académie française.
Ebbe fama di non essere 'troppo gradevolmente profumato' (p.57)[3], cosicché veniva chiamato Camembert de St-Amand.
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