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filosofa greca antica Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Arete di Cirene (in greco antico: Ἀρήτη?, Aréte; Cirene, IV secolo a.C. – Cirene, ...) è stata una filosofa greca antica.
Arete era la figlia di Aristippo, amico e studente di Socrate, e madre di Aristippo il Giovane.[1] Studiò come allieva di Platone alla scuola filosofica di Cirene, fondata dal padre; dopo aver insegnato per trentacinque anni ad Attica, succedette a lui nella direzione della scuola, dedita all'edonismo.[2]
Si occupò di filosofia morale; scrisse quaranta libri (andati persi) e venne considerata la pupilla di centodieci filosofi.[3] Sul suo epitaffio venne inciso che fu lo splendore della Grecia e che abbia posseduto la bellezza di Elena, la virtù di Penelope, la penna di Aristippo, l'anima di Socrate e la lingua di Omero.[4][5]
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