Antonio Ludeña
matematico, fisico e gesuita spagnolo (1740-1820) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Antonio Ludeña o Ludenna, conosciuto anche come Antoni Ludenya (Almussafes, 23 dicembre 1740 – Cremona, 1º marzo 1820) è stato un matematico, fisico e gesuita spagnolo.[1][2]
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Biografia
Entrò nella Compagnia di Gesù nel 1758. Negli anni 1760 studiò filosofia a Gerona.[3] Dopo l'espulsione dei gesuiti, promulgata con la pragmatica di Carlo III del 1767, andò in esilio nella penisola italiana. Risiedette a Ferrara e insegnò fisica e matematica all'Università di Camerino, a Parma e al seminario vescovile di Cremona. Nel 1783 e nel 1784, in qualità di professore di Camerino, partecipò alle controversie scientifiche pubblicate nel Giornale Letterario dai Confini d'Italia. Nel 1786 fu ammesso come membro dell'Accademia di Mantova.
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Opere
- (LA) De vera, et necessaria motus accelerati theoria, Camerini, Vincenzo Gori, 1781.
- Dissertazione sopra il quesito, Mantova, erede di Alberto Pazzoni, 1788.
- Due opuscoli matematici, Venezia, Giacomo Storti, 1793.
- Vera idraulica teoria, vol. 1, Cremona, fratelli Manini, 1817.
- Vera idraulica teoria, vol. 2, Cremona, fratelli Manini, 1817.
- Vera idraulica teoria, vol. 3, Cremona, fratelli Manini, 1818.
Note
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