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L'Alessiade è un'opera scritta da Anna Comnena Porfirogenita nel 1148, in lingua greca, ed è la biografia del padre Alessio I Comneno.
Alessiade | |
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Titolo originale | Istorikon pònema perì tou Alexiou Komnenou |
Manoscritto dell'Alessiade conservato nella Biblioteca Laurenziana di Firenze | |
Autore | Anna Comnena |
1ª ed. originale | 1148 |
1ª ed. italiana | 1846-1849 |
Genere | poema in prosa |
Sottogenere | biografia apologetica |
Lingua originale | greco |
Ambientazione | Impero Bizantino |
Personaggi | Alessio I Comneno, Tzaca, Tzelgu, Sciiti, Giorgio Paleologo, Irene Ducaena |
«Ῥέων ὁ χρόνος ἀκάθεκτα καὶ ἀεί τι κινούμενος παρασύρει καὶ παραφέρει πάντα τὰ ἐν γενέσει καὶ ές βυθὸν ἀφανείας καταποντοῖ ὃπου μὲν οὐκ ἂξια λόγου πράγματα, ὃπου δὲ μεγάλα τε καὶ ἂξια μνήμης, καὶ τά τε ἂδηλα φύων κατὰ τὴν τραγῳδίαν καὶ τὰ φανέντα ἀποκρυπτόμενος. Ἀλλ' ὃ γε λόγος ὁ τῆς ἱστορίας ἔρυμα καρτερώτατον γίνεται τῷ τοῦ χρόνου ῥεύματι καὶ ἳστησι τρόπον τινὰ τὴν ἀκάθεκτον τούτου ῥοὴν καὶ τὰ ἐν αὐτῷ γινόμενα πάντα, ὁπόσα ὑπερείληφε, ξυνέχει καὶ περισφίγγει καὶ οὐκ ἐᾷ διολισθαίνειν εἰς λήθης βυθούς.»
«Il Tempo, nel suo scorrere perpetuo e irresistibile, trascina via con sé tutte le cose create, e le sprofonda negli abissi dell'oscurità, siano esse azioni di nessun conto o, al contrario, azioni grandi e degne di essere celebrate, e pertanto, come dice il grande poeta tragico, "porta alla luce ciò che era nascosto e avvolge nell'oscurità ciò che è manifesto [Sofocle]". Ma la Storia è un valido argine contro il fluire del tempo, e in certo modo costituisce un ostacolo al suo flusso irresistibile, e afferrando con una salda presa quante più cose galleggiano sulla sua superficie, impedisce che scivolino via e si perdano nell'abisso dell'Oblio.»
La principale fonte sulla vita di Alessio I Comneno è l'Alessiade di Anna Comnena, figlia primogenita di Alessio: essa è una biografia molto dettagliata della vita di Alessio e copre pressappoco il lasso di tempo dal regno di Romano IV Diogene fino alla morte di Alessio avvenuta nel 1118. Edward Gibbon, celebre storico inglese del XVIII secolo, ha emesso un giudizio molto negativo sull'Alessiade. Anche studi moderni evidenziano alcune incongruenze: Anna è reticente su fatti che potrebbero mettere in cattiva luce l'imperatore (per esempio, i rapporti col sultano Kiliğ Arslan); è abbastanza imprecisa nelle date, anticipando fatti posteriori, qualche volta omettendole del tutto; la sua geografia è molto vaga; ha una fastidiosa abitudine a nascondere taluni fatti: in particolare il racconto delle ultime ore di Alessio (libro XV) è quanto mai confuso e poco convincente. Infine, Anna parla pochissimo del fratello Giovanni II Comneno, che succedette al padre: dai laconici riferimenti si evince un'animosità non comune, dovuta al fatto che Anna sperò per anni di succedere al trono. Quando questa sua ambizione rimase frustrata, Anna partecipò con la madre Irene a una congiura per abbattere il fratello, ma, scoperta, fu esiliata in un convento, dove passò il resto della sua vita.
Gli storici moderni (come Georg Ostrogorsky) tendono a considerare l'Alessiade nel suo complesso come una fonte di primo piano, dato che Anna fu pur sempre un personaggio di rilievo a corte, e che poteva quindi disporre di testimonianze e documenti originali in qualsiasi momento. La stessa Anna dice che parte dell'Alessiade è desunta dalla storia di Niceforo Briennio, e parte dai dialoghi fra Alessio Comneno e Giorgio Paleologo, o fra Alessio e l'imperatrice Irene Ducaena, a cui lei stessa fu presente. La storia sarebbe stata poi completata da informazioni di seconda mano che Anna con tutta probabilità aggiunse, integrandole con le memorie personali, nei lunghi anni in cui fu confinata in convento (morì nel 1153, sotto il regno di suo nipote Manuele I Comneno). Una prova della veridicità dell'Alessiade sarebbe la presenza di parecchi fatti non riportati da storici latini contemporanei, in particolare nel racconto della prima crociata: per esempio, l'Alessiade è l'unica fonte che contiene il testo integrale del Trattato di Devol.
Altre fonti coeve sono una storia incompiuta scritta dal marito di Anna, Niceforo Briennio, che copre il periodo 1057-1081. L'opera tratta brevemente dell'ascesa della famiglia dei Comneni ma si interrompe a metà del regno di Niceforo III Botaniate. Da essa Anna trae notizie soprattutto per quel che riguarda l'ultimo periodo del regno di Niceforo III Botaniate, tuttavia l'opera non può essere messa a paragone con l'Alessiade.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 182253448 · BAV 492/10517 · LCCN (EN) n80008549 · GND (DE) 4827304-1 · BNF (FR) cb120083575 (data) · J9U (EN, HE) 987007322048705171 |
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