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drammaturgo, regista, attore, compositore e scrittore cileno naturalizzato francese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Alejandro Jodorowsky Prullansky (Tocopilla, 17 febbraio 1929) è un drammaturgo, regista, attore, compositore e scrittore cileno naturalizzato francese.
Jodorowsky nacque a Tocopilla, una località costiera del Cile settentrionale, il 17 febbraio 1929, figlio di Jaime Jodorowsky Groismann e di Sara Felicidad Prullansky Trumper, entrambi di origini ebraico-ucraine.
Nel 1953 si trasferì a Parigi, dove fondò con Fernando Arrabal e Roland Topor il movimento teatrale Panico, nato da un incontro con il poeta editore Beppe Costa. Jodorowsky è stato per diverso tempo allievo ed assistente di Marcel Marceau, fino ad arrivare ad esserne il più stretto collaboratore. Per Marceau scrisse Il fabbricante di maschere, La Gabbia, Il divoratore di cuori, La sciabola del samurai e Bip venditore di ceramica. Oltre che direttore di teatro, è autore di pantomime e pièce teatrali, di romanzi e fumetti.
La notorietà di Jodorowsky è dovuta in larga parte ai film da lui diretti, fra cui Il paese incantato, tratto dall'omonima opera per il teatro di Fernando Arrabal, El Topo (1971), film che lo rivelò al pubblico internazionale, La montagna sacra (1973) e Santa Sangre (1988). Nel 1979 diresse Tusk, un lungometraggio girato in India che narra le disavventure di un elefante, motivo simbolico del suo passato, che ritornerà su Santa Sangre e sarà ricordato nella sua biografia La danza della realtà, in un episodio dove Jodo-bambino viene rimproverato aspramente dalla nonna per avere plasmato un elefantino di escrementi nasali dietro il suo lettino. Quando il produttore di Tusk fece bancarotta, Jodorowsky attraversò un periodo economicamente difficile, arrivando a chiedere retribuzioni[senza fonte] per la lettura dei tarocchi. Del film esistono alcuni nastri in lingua originale (il francese), ma non fu mai realmente distribuito.
El Topo e La montagna sacra, in cui figurò anche come attore protagonista, sono caratterizzati da un surrealismo provocatorio, grondante di orrori e magia. Santa Sangre segnò il suo ritorno al cinema dopo alcuni anni di inattività. Il film, ispirato ad una storia vera, è carico di motivi psicanalitici. Nel 1991 girò Il ladro dell'arcobaleno con Peter O'Toole e Omar Sharif; nel 2005 interpretò Ludwig van Beethoven in Musikanten di Franco Battiato e successivamente, nel 2007, tornò a recitare per l'artista catanese in Niente è come sembra. Nel 2013, dopo oltre vent'anni dall'ultimo film, fu distribuito La danza della realtà, tratto dal suo libro omonimo, il cui seguito è uscito nel 2016 con il titolo di Poesia senza fine, finanziato grazie a una campagna di crowdfunding.[1]
Nel 2019 realizza il docufilm Psicomagia: un'arte che guarisce, con il quale mostra alcuni processi di guarigione attraverso la pratica dell'atto psicomagico.[2]
Dopo il successo di La montagna sacra Jodorowsky iniziò, nel 1975, un ambizioso progetto per portare sul grande schermo il romanzo di fantascienza Dune di Frank Herbert. Cercò di coinvolgere tutti i più grandi artisti di quegli anni: le musiche sarebbero dovute essere dei Pink Floyd, come attori furono scelti Salvador Dalí e Orson Welles; tra gli scenografi e costumisti c'erano Moebius, Chris Foss e Hans Ruedi Giger. Il film sarebbe dovuto durare tre ore ma Dune venne realizzato nel 1984, dal molto più sobrio David Lynch. Alcune scenografie realizzate anni prima da Giger furono riutilizzate. Alla travagliata vicenda è dedicato il documentario del 2013 Jodorowsky's Dune diretto da Frank Pavich.
«All'inizio ne ho molto sofferto perché pensavo di essere l'unico in grado di realizzarlo. Sono andato a vedere il film con molta sofferenza, pensavo che sarei morto, ma quando ho visto il film mi è tornata l'allegria, perché il film è una merda.»
«Questa è la vera libertà: essere capaci di uscire da se stessi, attraverso i limiti del piccolo mondo individuale per aprirsi all'universo. Mi piacerebbe che i lettori del nostro libro ammettessero, perlomeno, l'idea del potere terapeutico dell'immaginazione, della quale la psicomagia in fin dei conti, non è altro che una modesta applicazione.»
Jodorowsky ha pubblicato diversi libri, tutti caratterizzati dalla poliedricità che gli è propria. Nel 1978 appaiono in Italia i suoi primi scritti, pubblicati nel volume Panico, edito da Pellicanolibri. Nel libro, il primo sul movimento Panic nato in Francia diversi anni prima, è citato Roland Topor tra coloro che aderirono al movimento fondato da Fernando Arrabal,. Nel 1997 è uscita un'intervista sulla Psicomagia, una terapia panica, Conversazioni con Gilles Farcet, mentre nel 1999 ha pubblicato il libro di aforismi e poesie ispirate alla cabala ebraica La scala degli angeli. Tra le produzioni letterarie successive troviamo La via dei tarocchi del 2005 e La danza della realtà del 2006. In tutti questi libri viene esplorato il rapporto esoterico che lega l'uomo alla divinità.
Quando Teresa si arrabbiò con Dio (Feltrinelli, 1998) è invece la rivisitazione in chiave epica della saga della sua famiglia, ebrea, che dalla Russia inizia il viaggio verso il Cile; nel seguito del romanzo, Il figlio del giovedì nero (Giunti, 2003), la trama assume tratti autobiografici: Jodorowsky, infatti, è nato quando crollò la Borsa di Wall Street, da cui il titolo. Un altro saggio intitolato I Vangeli per guarire rilegge in chiave moderna il mito del Vangelo, ripercorrendo moltissimi versi dell'opera biblica ed instaurando un ponte fra divinità e umanità originalmente ricercato ma non forzatamente contestatorio rispetto alle interpretazioni ordinarie. Nel 2007 è uscito per Castelvecchi Psicoposta, raccolta della corrispondenza con i lettori italiani della rivista mensile XL. Nel 2014 è stato pubblicato il poema psicomagico Viaggio Essenziale, per le edizioni Spazio Interiore.
Dopo il fallimento del progetto per Dune, Jodorowsky continuò a collaborare con Moebius, uno dei maggiori autori di fumetti. Fino a tutta la prima metà degli anni ottanta produsse assieme a lui alcuni dei più bei fumetti del periodo, pubblicati prevalentemente sulla francese Métal Hurlant. La saga della Casta dei Meta-Baroni, disegnata da Juan Giménez, insieme alla trilogia dei Tecnopadri e il ciclo de L'Incal sono altri tre sceneggiature di fumetti. Molto di ciò che Jodorowsky e Moebius avevano inventato per Dune fu recuperato per la serie de L'Incal.
Successivamente collaborò con Milo Manara creando le sceneggiature del fumetto I Borgia, e con l'italiano Theo Caneschi ne Le Pape Terrible. Si tratta di una serie romanzata a sfondo storico che ripercorre le vicissitudini e la condotta di Papa Giulio II. Nel 2009 realizza assieme a Gianmarco Nizzoli "Il mondo di Alef Tau". Il suo ultimo lavoro è stato il fumetto Sangue reale, nato dalla collaborazione con il disegnatore cinese Liu Donghzi. È uscito in Italia tra il maggio 2010 e il novembre 2011 ed è tipico di Jodorowsky: trama drammatica e ambientazione fantasy-medievale.
Jodorowsky, surrealista, grande ammiratore di André Breton, negli anni '60 entra in contatto con una guaritrice messicana, Pachita. Nota in lei un modo di agire analogo a quello surrealista. Vede che i metodi che Pachita utilizza per guarire i suoi "pazienti" non hanno alcun valore dal punto di vista della medicina tradizionale, ma la "forza" che li pervade è tale da portare spesso il paziente a reagire, a intraprendere egli stesso la strada per una guarigione, per ritrovare una forza positiva dentro di sé oppure, paradossalmente, per un'accettazione serena della malattia.
Jodorowsky, profondamente affascinato da un metodo di cura tanto caratterizzato da intrigante mistero e nello stesso tempo da consapevole finzione - che pure risulta così psicologicamente appagante e quindi "necessario" al benessere delle persone - elabora quindi una forma d'arte che abbia come fine la guarigione. La chiama "Psicomagia". Per mezzo di quello che egli chiama "atto effimero", propone all'interlocutore un gesto da realizzare, in apparenza privo di logica, ma in realtà carico di un dirompente impatto emotivo che lo porterà a vedere e percepire la propria realtà da un altro punto, diverso e nuovo. In seguito, l'interlocutore, realizzando il gesto proposto dallo psicomago, spezzerà la quotidianità con i suoi problemi e il suo personale vissuto, per arrivare a una nuova percezione del problema stesso.
Esempi di atti psicomagici:
Il gesto psicomagico è dunque finalizzato ad essere costruttivo e positivo. Il suo è un tentativo di dare all'arte una dimensione di "guarigione", non più meramente estetica né con fini politicizzati. La sua opera I vangeli per guarire è un ulteriore tentativo in tal senso. Nel libro La danza della realtà Jodorowsky racconta che si rivolse a lui, per curarsi dalla depressione, anche un grande attore italiano. Il nome dell'attore in questione non è mai citato, ma dalle pur scarne descrizioni fatte si potrebbe pensare a Vittorio Gassman. Ammesso si tratti di lui, pare si fosse rifiutato di compiere il gesto psicomagico proposto da Jodorowsky (un complesso rituale in cui doveva sgozzare un gallo sulla tomba della madre), dicendo "ma io non posso". Per Jodorowsky quella fu la vera natura della depressione dell'attore, il dover "portare" un nome come un'etichetta.
Il cantante Peter Gabriel è un suo seguace.
Dalla relazione con l'attrice Valérie Trumblay ha avuto tre figli, Axel, meglio conosciuto come Cristobal Jodorowsky (1965-2022), Teo (1971-1995) e Adan (1979). Dalla precedente relazione con la politica Bernadette Landru è nato Brontis (1962). Alejandro Jodorowsky ha inoltre una figlia di nome Eugenie. L'attuale compagna è Pascal Montandon.
Jodorowsky si definisce "ateo mistico".
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