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I Maesano sono una 'ndrina che opera a Isola Capo Rizzuto, un tempo alleata con gli Arena.
Il clan nasce nella zona di Roghudi e Roccaforte del Greco, come parte di una più ampia associazione criminale formata dalle famiglie Maesano, Pangallo, Verno e Favasuli.[1]
La 'ndrina ha origine antiche: già nel 1896 un pentito di allora, tal Pietro Palamara, testimoniò dell'esistenza di una associazione criminale riferentesi al territorio di Roccaforte del Greco, guidata dalla famiglia Maesano-Pangallo[1][2], mentre negli anni 20 del XX secolo venne accertato che controllava il caporalato dell'attività agricola, cosa che provocò una faida con la famiglia Stillitano a Drosi di Rizzicone.[1] L'influenza della famiglia si è poi estesa anche a tutto il crotonese e a molte altre famiglie criminali calabresi, cui il nome del clan è spesso associato, in particolare nel territorio di Isola Capo Rizzuto.[1][2][3] Erano storicamente alleati con gli Arena, contro cui a partire dagli anni ottanta del XX secolo condurranno una lunga e sanguinosa faida per il controllo criminale del territorio, legata inizialmente all'assegnazione degli appalti per la costruzione di una base NATO a Isola Capo Rizzuto[4], faida ripresa anche negli anni 2002-2003.[5]
Le attività criminali della 'ndrina si estendono anche al traffico di droga grazie ai contatti con i cartelli sudamericani[2][6][7], armi, denaro contraffatto ed auto rubate[4] e le attività si sono allargate al di fuori della Calabria, inizialmente in Lombardia ed Emilia-Romagna.[4] La 'ndrina è stata la prima famiglia della 'ndrangheta a importare droghe dal Perù.[2]
Negli ultimi anni sono entrati anche nel "business" del turismo, controllando la gestione di alcuni villaggi turistici dell'area di Isola Capo Rizzuto.[8]
Nel 1995 furono sequestrati beni per 21 miliardi di lire riconducibili al clan Arena-Maesano[9]. Nel 2011 un'operazione condotta da Carabinieri e Guardia di Finanza ha portato al sequestro di beni mobili ed immobili per un valore di 4 milioni di euro frutto delle attività criminali e di riciclaggio svolte dal clan[10] e dall'affiliato clan Puccio. Nel 2012 vengono sequestrati 20 chili di cocaina nel porto del Pireo, provenienti dai traffici dei Maesano in Bolivia.[2] Numerose altre attività, beni e società riconducibili al clan sono stati posti sotto sequestro per un valore totale di svariate decine di milioni di euro.[11][12][13]
Nonostante i numerosi arresti e sequestri, come affermato da Nicola Gratteri, la 'ndrina rimane ancora oggi una delle più potenti della 'ndrangheta[2] sia sul territorio di appartenenza che influente sull'intero territorio italiano e all'estero, estendendosi anche in Svizzera, Spagna, Germania[14], Sudamerica e Nord-Africa.[1][6][15][7]
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