'Ndrina Dragone

clan della 'ndrangheta Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

La 'ndrina Dragone è una cosca malavitosa o 'ndrina della 'ndrangheta calabrese originaria di Cutro alleata con i Mannolo di San Leonardo di Cutro e gli Arena di Isola Capo Rizzuto.[1]

Storia

Riepilogo
Prospettiva

Anni '60 - La nascita

Fu Antonio Dragone a creare la 'ndrina a Cutro, formalmente un bidello di scuola, creò un sistema di estorsioni e già negli anni '60 fu arrestato per rapina, tentato omicidio e detenzione abusiva d'armi[2].

Anni '70 - Faida con gli Oliverio

A Cutro oltre ai Dragone vi erano gli Oliverio che tentavano di prendere il monopolio criminale della città fino allo scoppio di una faida nel 1972 che portò all'omicidio di: Francesco Dragone, Antonio Spagnolo, Vittorio Colacino e Gaetano, Domenico e Salvatore Oliverio[2].

Anni '80 - Arrivo in Emilia

Antonio Dragone nel 1980 venne accusato ma poi venne assolto dall'accusa di aver commesso l'omicidio di Colacino[2].

Antonio Dragone, capobastone dal 1982[2] costretto a un periodo di soggiorno obbligato a Montecavolo, frazione di Quattro Castella[2] nel reggiano, dove instaurerà una locale con interessi in provincia di Reggio Emilia, nel modenese e a Piacenza. Accusato di omicidio e traffico di armi. A Torre Maina frazione di Maranello vengono trovati 16 rpg, bombe a mano e mitragliatori riconducibili ai Dragone. A Cutro prenderà il comando invece Nicolino Grande Aracri[2].

Faida di Cutro

Tra 1999 e il 2004 scoppia una faida che uccide 12 persone tra la Calabria e il reggiano. Ne scoppia una anche tra i Dragone e i Vasapollo. In quel periodo il killer dei Dragone è Paolo Bellini di Reggio Emilia, neofascista negli anni settanta, e coinvolto nelle stragi di Cosa Nostra, poi pentito[3].

Fatti recenti

Il 10 maggio 2004 viene ucciso Antonio Dragone[4][5][6][7] e in seguito il suo genero Gaetano Ciampà[8][9][10][1]. La faida riprende nel 2004 con l'omicidio di Franco Arena scoppia una faida fra gli Arena-Dragone e i Nicoscia-Grande Aracri. Il 10 maggio 2004 viene ucciso il boss Totò Dragone[4][5][6][7][11].

21 ottobre 2005 - Operazione Grande Drago contro i Grande Aracri e i Dragone[12][13][14][15][16][17][18].

La faida nel 2008 non è ancora conclusa.

Il 13 febbraio 2017 si conclude tra Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna l'operazione Valpolicella della DIA di Padova che hanno arrestato 3 persone, e altri 36 sono indagati e a vario titolo accusati di associazione mafiosa, estorsione, frode fiscale e rapina alcuni riconducibili ai Grande Aracri e Dragone del crotonese[19].

Organizzazione

Alleati

Note

Bibliografia

Voci correlate

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