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film del 2021 diretto da Jan P. Matuszyński Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Żeby nie było śladów è un film del 2021 diretto da Jan P. Matuszyński.
Żeby nie było śladów | |
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Tomasz Ziętek in una scena del film | |
Lingua originale | polacco |
Paese di produzione | Polonia, Francia, Repubblica Ceca |
Anno | 2021 |
Durata | 160 min |
Genere | drammatico, storico |
Regia | Jan P. Matuszyński |
Soggetto | dal romanzo di Cezary Łazarewicz |
Sceneggiatura | Kaja Krawczyk-Wnuk |
Produttore | Leszek Bodzak, Aneta Cebula-Hickinbotham |
Casa di produzione | Aurum Film, Les Contes Modernes, Arte France Cinéma, Auvergne-Rhône-Alpes-Cinéma, Canal+, Background Films, Magiclab, Polski Instytut Sztuki Filmowej, ČT, Mazowiecki Instytut Kultury, Mazowiecki i Warszawski Fundusz Filmowy |
Fotografia | Kacper Fertacz |
Montaggio | Przemysław Chruścielewski |
Musiche | Ibrahim Maalouf |
Scenografia | Paweł Jarzębski |
Interpreti e personaggi | |
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Basato sull'omonimo libro di Cezary Łazarewicz del 2016 sulla morte di Grzegorz Przemyk, è stato presentato in concorso alla 78ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
Nella Polonia comunista in cui vige la legge marziale da due anni per reprimere l'opposizione di Solidarność, il 12 maggio del 1983, il diciottenne Grzegorz Przemyk, figlio della poetessa dissidente Barbara Sadowska, viene brevemente fermato e picchiato da una pattuglia della Milicja Obywatelska. Accusando forti dolori allo stomaco, muore due giorni dopo. Le autorità militari cominciano a lavorare per insabbiare il caso, a partire dalla volontà di Jurek Popiel, unico testimone del pestaggio, di battersi perché giustizia venga fatta.
Il teaser trailer del film è stato diffuso online il 5 agosto 2021.[1]
Il film è stato presentato in anteprima l'8 settembre 2021 in concorso alla 78ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.[2][3] Sarà distribuito nelle sale cinematografiche polacche da Kino Świat a partire dal 24 settembre seguente.[1]
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