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cannone pesante da artiglieria d'armata Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Lo Škoda 15 cm Vz. 15/16 o 15 cm Autokanone M. 15/16[1] fu un cannone prodotto dall'Austria-Ungheria ed impiegato durante la prima guerra mondiale. Molti esemplari furono ceduti al Regno d'Italia come riparazione di guerra, dove il pezzo era conosciuto come "Cannone da 152/37", che li impiegò durante la Guerra civile spagnola prima e durante la seconda guerra mondiale poi. La Wehrmacht utilizzò sul Vallo Atlantico, in postazione fissa, gli esemplari catturati all'Austria dopo l'Anschluss ed alla Cecoslovacchia dopo l'occupazione ridenominandoli come 15,2 cm K 15/16(t), mentre i pezzi catturati al Regio Esercito dopo l'8 settembre venivano indicati come 15,2 cm K 410(i) e probabilmente mai utilizzati, anche a causa del munizionamento particolare. Almeno tre affusti di Autokanone furono riarmati con i 15 cm SK L/40 di origine navale, ottenendo i 15 SK L/40 iKRL (t)[2], utilizzati sul Vallo Atlantico[3].
15 cm Autokanone M. 15/16 | |
---|---|
Tipo | cannone pesante da artiglieria d'armata |
Origine | Austria-Ungheria |
Impiego | |
Utilizzatori | Austria-Ungheria Austria Cecoslovacchia Italia Germania |
Conflitti | Prima guerra mondiale Guerra civile spagnola Seconda guerra mondiale |
Produzione | |
Progettista | Škoda |
Data progettazione | 1913-1916 |
Costruttore | Škoda |
Date di produzione | 1916-1918 |
Entrata in servizio | 1916 |
Ritiro dal servizio | 1945 |
Numero prodotto | 44 |
Varianti | Mod. 15 Mod. 15/16 |
Descrizione | |
Peso | 11,9 t |
Lunghezza | 9 850 mm |
Lunghezza canna | 6 000 mm |
Rigatura | 42 righe destrorse a passo costante |
Altezza | Mod. 15: 1 930 mm Mod. 15/16: 1 110 mm |
Calibro | 152 mm |
Peso proiettile | 46,9-56 kg |
Cadenza di tiro | normale: 1 colpo/6 minuti massima: 1 colpo/2 minuti |
Velocità alla volata | 692 m/s |
Gittata massima | 21 800 m |
Elevazione | -6°/+45° |
Angolo di tiro | 6° |
Corsa di rinculo | 1 800 mm |
F. Grandi, Le armi e le artiglierie in servizio, Ed. fuori commercio, 1938. | |
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Questo cannone pesante fu realizzato dalla Škoda durante la prima guerra mondiale in due versioni: la prima, il Vz. 15 (o Modello 15), risalente al 1915, aveva ruote in legno ed alzo limitato a 30° e fu prodotto in 27 esemplari; l'anno successivo fu prodotta la versione migliorata Vz. 15/16 con ruote metalliche e alzo aumentato a 45°, come richiesto dalle specifiche per l'impiego in montagna. Il Regio Esercito ricevette 30 pezzi su un totale di 44 prodotti dall'Austria-Ungheria, che furono revisionati nel 1920 dall'Arsenale Regio Esercito di Napoli (AREN) e portati tutti allo standard Mod. 15/16. Queste armi videro il primo impiego in Spagna con il Corpo Truppe Volontarie nel 1936; poi nel giugno 1940 furono impiegati nell'offensiva contro la Francia. Equipaggiò la 131ª e la 132ª Batteria del LI Gruppo Artiglieria d'Armata in Grecia ed in Yugoslavia, così come la 134ª e la 135ª del LII Gruppo Artiglieria d'Armata[N 1] inviato sul fronte libico. Nel giugno del 1943, l'unico gruppo di 152/37 ancora operativo è il LIV della 5ª Armata, mentre i pezzi residuati erano stati declassati da artiglieria pesante d'armata ad artiglieria costiera. Così, i cannoni della 133ª e 134ª Batteria del LIII Gruppo nell'aprile dello stesso anno erano confluiti nel CIIIC Gruppo Costiero da Posizione.
Il Vz. 15/16 è stato uno dei primi pezzi pesanti austriaci espressamenti progettati per il traino meccanico, tanto da essere denominato 15 cm Autokanone M. 15/16. La canna è in acciaio, composta da un'anima con rigatura destrorsa a passo costante a 42 rilievi, cerchiata da due manicotti, di cui il posteriore porta-otturatore a cuneo orizzontale, per un peso totale di 4780 kg. Essa è montata su un affustino elastico con freno di sparo e recuperatore (per il ritorno in batteria) idropneumatici, a sua volta incavalcato su un affusto tradizionale a due ruote e coda unica, con sala con sospensioni elastiche. Ai lati della coda, su due appositi sedili, prendono posto due serventi durante il traino. L'affusto del Mod. 15 permetteva una elevazione di 30°, ritenuta insufficiente e portata a 45° sul Mod. 15/16, mentre il brandeggio rimaneva limitato a 6°, anch'esso non soddisfacente. Originariamente gli affusti erano dotati di scudatura, poi rimossa sui pezzi italiani.
Il traino è meccanico ed è eseguito su due vetture: il cannone viene scavallato e trasportato su apposito carro porta cannone, mentre la seconda vettura è costituita dall'affusto munito di avantreno. Le due vetture pesano rispettivamente 8495 e 9200 kg ed erano trainate da trattori d'artiglieria pesanti quali il Breda TP32. In alternativa, le due sezioni venivano caricate su due rimorchi Viberti trainati da autocarri Lancia 3Ro.
La batteria si compone di:
Essa si muove alla velocità di 8-10 km/h, sviluppandosi su una lunghezza di 600 metri. La messa in batteria richiedeva circa 3 ore.
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