Valerij Lobanovs'kyj
allenatore di calcio e calciatore ucraino (1939-2002) / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Valerij Vasyl'ovyč Lobanovs'kyj (in ucraino Валерій Васильович Лобановський?; in russo Валерий Васильевич Лобановский?, Valerij Vasil'evič Lobanovskij; Kiev, 6 gennaio 1939 – Zaporižžja, 13 maggio 2002) è stato un calciatore e allenatore di calcio sovietico, dal 1991 ucraino, di ruolo centrocampista o attaccante.
Valerij Lobanovs'kyj | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Lobanovs'kyj nel 1985 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Unione Sovietica Ucraina (dal 1991) | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 187 cm | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 80 kg | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Calcio | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex attaccante, centrocampista) | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1968 - giocatore | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ritenuto tra le «leggende del calcio mondiale»,[1][2][3][4][5][6] fu soprannominato Il colonnello, perché era un colonnello dell'Armata Rossa[7] e per i suoi modi duri e rigidi.[8][9] Figura simbolo del calcio sovietico,[3][6] di cui è considerato l'allenatore più importante della storia,[3][10][11] durante il suo periodo d'allenatore i ragazzi tesserati nelle società di calcio dell'Unione Sovietica salgono da 6 a 30 milioni.[7] Da tecnico ha vinto 33 trofei risultando il quarto più vincente della storia dietro ad Alex Ferguson (49), Pep Guardiola (38) e Mircea Lucescu (37).[12]
Dopo una breve carriera da giocatore con la maglia di Dinamo Kiev (dove vince il campionato 1961 e la coppa nazionale nel 1964), Čornomorec Odessa e Šachtar Donec'k, vestendo in un paio di occasioni anche la maglia della Nazionale sovietica (1960-1961), diviene presto un allenatore. Considerato tra i tecnici più preparati d'Europa,[13] inizia dal Dnepr, quindi passa alla Dinamo Kiev, che allena a più riprese tra il 1973 e il 2002, vincendo 21 titoli nazionali e 5 internazionali con il club: 7 campionati sovietici (1974, 1975, 1977, 1980, 1985 e 1986), 5 ucraini (1997, 1998, 1999, 2000 e 2001), 6 coppe dell'URSS (1974, 1978, 1982, 1985, 1987 e 1990), 3 ucraine (1998, 1999 e 2000), 2 Coppe delle Coppe UEFA (1975 e 1986), 1 Supercoppa UEFA (1975) e 2 Coppe delle CSI (1997 e 1998). Nel 1986 e nel 1999 è votato come secondo miglior allenatore d'Europa rispettivamente dietro a Guy Thys, allenatore della Nazionale belga,[14] e a Sir Alex Ferguson, allenatore del Manchester United.[15]
Oltre alla Dinamo guida la Nazionale olimpica dell'Unione Sovietica con cui arriva terzo alle Olimpiadi 1976 e la Nazionale sovietica, di cui è CT in tre diversi periodi, venendo licenziato dal ruolo in due occasioni (1976 e 1983).[7] Guida l'URSS al Mondiale 1986, essendo richiamato a poche settimane dall'inizio della rassegna,[7] a Euro 1988, dove riesce a portare l'URSS fino alla finale persa contro i Paesi Bassi di Rinus Michels, e al Mondiale di Italia 1990. In seguito diviene il CT di Emirati Arabi Uniti e Kuwait, prima di tornare a Kiev e allenare anche la Nazionale ucraina tra il 2000 e 2001.
Oltre che per i numerosi successi, Lobanovs'kyj rimane celebre per essere stato un tecnico rivoluzionario:[5][7][8][16][17] fu il primo allenatore a usare un computer per analizzare (insieme a un gruppo di statistici tra cui Anatolij Zelencov) partite e allenamenti[17] alla ricerca di un metodo scientifico[8][18] per la suddivisione delle zone da coprire da ogni giocatore e le zone dove passare il pallone ancora prima di riceverlo, nella "creazione" di giocatori universali senza ruoli ben definiti ma solo con le inclinazioni basilari di ciascuno, migliorando così le prestazioni dei singoli e del collettivo. A questo abbinava una preparazione atletica straordinaria, aiutato anche dal professor Petrovskij che allenava i velocisti sovietici.
Il valore effettivo delle formazioni da lui allenate era superiore rispetto a quello dei singoli giocatori:[1] molti resero al massimo sotto la sua gestione per poi avere esperienze meno fortunate all'estero,[19] dopo essere usciti dal "sistema" calcistico di Lobanovs'kyj:[1] tra questi Aleksej Michajličenko, Oleksandr Zavarov, Sergej Aleinikov, Oleg Blokhin (vincitore del Pallone d'oro 1975), Igor Belanov (vincitore del Pallone d'oro 1986) e Serhij Rebrov.[1][2][3] Negli ultimi anni della sua gestione, lancia anche K'akhaber K'aladze[7][20] e Andrij Ševčenko,[1][7][20] vincitore del Pallone d'oro 2004.