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Ho trascorso l'infanzia e la giovinezza ad Ascoli Satriano,che nel dopoguerra ,prima ,durante e dopo la Riforma fondiaria si trovò - per la sua vicinanza a Cerignola - al centro di importati lotte bracciantili e contadine contro il latifondismo,la mezzadria e le gabbie salariali.Scioperi.manifestazioni ed occupazione di terre erano frequenti.Sindacalisti e politici come Giuseppe Di Vittorio,Baldina Di Vittorio, Alfredo Reichlin,Michele Magno,Michele Pistillo,Pietro Carmeno,Angelo Rossi,ecc.periodicamente pronunciavano dei discorsi appassionati per organizzare e sostenere le rivendicazioni delle classi lavoratrici in Piazza Cecco d'Ascoli.Mi ricordo di aver assistito da bambino a lotte talvolta aspre tra manifestanti,braccianti,contadini e forze dell'ordine, che si trasformavano facilmente in tumulti a base di sassaiole, scontri fisici, feriti gravi e peggio ancora. In questo clima politico,carico di tensioni sociali,sotto l'influsso di mia madre , che era una donna caritatevole e sinceramente cristiana ,ma non bigotta,diventai politicamente una specie di difensore di tutti i deboli e gli sconfitti.Talune convinzioni ,però, si rinforzarono studiando sui libri di scuola e soprattutto leggendo molti libri ,che potevo trovare nella fornitissima biblioteca di livello universitario di mio fratello Potito,fino a quando sono diventato universitario ed anche dopo.La mia formazione preuniversitaria subì, senz'altro , la sua influenza culturale .Ho avuto la fortuna di beneficiare della sua assistenza scolastica proprio negli anni in cui era anche suo alunno (privatamente) Michele Placido ,l'attore e regista cinematografico ,che oggi è considerato l'ascolano più illustre ,insieme allo storico Romolo Caggese.In questi stessi anni,inoltre,grazie sempre allo stesso fratello potetti trasorrere dei periodi dei lunghi periodi di soggiorno e di vacanze a Bolzano e da lì scoprire la suggestiva bellezza dei paesaggi alpini della Svizzera e delle Dolomiti altoatesine.Essendomi innammorato della bellezza naturale di quei luoghi, decisi che sarei tornato in Alto Adige in cerca di lavoro.Opportunità che puntualmente mi venne prospettata qualche anno dopo da mio fratello Nino.
Antonio Corsano o Giuseppe Russillo.]] Ho frequentato l'Università degli Studi a Bari,dove mi sono laureato seguendo soprattutto gl'insegnamenti di Gino Corallo,Antonio Corsano e Giuseppe Russillo,mentre prestavo sevizio militare nella stessa città, dopo essere stato trasferito da Orvieto a Roma. In seguito alla morte di mia madre ,avvenuta prima della mia iscrizione all'unversità,il mio carattere mutò profondamente e diventò triste e malinconico.Successivamente una serie di esperienze dolorose e luttuose hanno contribuito a rattristarlo ancora di più. Si spiega così lo pseudonimo di Tristano d'Ascoli.In quanto freudiano sono cosciente che la mia personalità è afflitta da sensi di colpa e conflitti psichici che risalgono al 1971-72 ,perodo in cui ero in sevizio come militare.Devo dire che il periodo romano fu il più critico di tutti, ma per fortuna mi potè stare molto vicino il più grande dei miei fratelli:Michele, che a Roma era Marescallo-Capo dell'Arma dei Carabinieri.Prima ,durante e dopo il servizio militare mi sono interessato attivamente di politica . Per un periodo di tempo sono stato eletto anche segretario politico del mio partito.Il sevizio militare non fu un periodo di addestramento militare :fu solo una perdita di tempo.Al ritorno dal servizio militare ho sostenuto nella campagna elettorale con i voti della sezione Liliana Rossi di Ascoli Satriano ,che dirigevo,la rielezione alla camera dei deputati di Giorgio Amendola, che quell'anno era capolista della circoscrizione Faggia-Bari.Amendola -come si sa- è stato uno dei cinque nodi della Resistenza italiana.Ho abbandonato la vita politica perché a un certo punto non mi sono trovato più d'accordo con la linea politica del mio partito . In seguito molti avvenimenti di grande portata storica mi hanno dato ragione.Politicamente sono da sempre un convinto europeista.Studiando la filosofia degli autori della Scuola di Francoforte sono diventato anche un convinto occidentalista.Ad approfondire lo studio dei filosofi francofortesi contribuì in special modo la personale conoscenza del professor Mario Barzaghi,noto studioso del filosofo T.W.Adorno ,che è stato nel 1947 uno dei teorici del "concetto d'illuminismo totalitario" inseme a M.Horkheimer nell'opera intitolata perciò Dialettica dell'Illuminismo.In quest'opera ,infatti, i due filosofi ,dopo essersi interrogati a lungo sull'Illuminismo arrivano alla conlusione che esso è sfociato nel totalitarismo : invece di rendere l'uomo dominatore della natura ,lo ha trasformato in schiavo del progresso tecnologico .Di conseguenza «la terra interamente illuminata splende all'insegna di trionfale sventura ».
Dopo l'11 settembre 2001 ed il crollo delle Torri gemelle a New York ,al ritorno dal mio viaggio negli Stati Uniti d'America (15/03-15/04/2005) ,in politica estera mi sono spostato su posizioni atlantiste,senza disconoscere che a volte gli errori politici degli USA sono pari alla loro grandezza. Purtroppo la storia di tutti i paesi -come quella dei partiti politici -grandi o piccoli che siano è fatta di errori vergognosi,di luci e di ombre e forse nessuno può dire di essere veramente orgoglioso della storia del proprio paese o del proprio partito politico.Tutto questo naturalmente è opinabile ed è vero o falso a seconda dei punti di vista di ogn'uno. Dal 1975 vivo a Foggia dove ho conosciuto mia moglie:Maria.Nel 1976 sono diventato padre per la prima volta ed orfano per la seconda.Prima ,però, mio padre è riuscito a conoscere il suo ultimo omonimo:Rocco.Nel 1979 è nata l'unica omonima di mia madre:Caterina (Ottobrina,nel senso di nata d'ottobre). Nel corso della mia vita ho fatto molte esperienze educative come docente.Considero la più importante di tutte la prima,avvenuta durante l'anno scolastico 1969/70 presso il Liceo di lingua tedesca di Silandro.È stata bella come un amore giovanile mai più dimenticato. Quell'anno ebbi come capo d'istituto il preside Josef Strobl, che mi colpì per la sua autorevolezza,perché contemporaneamente era anche preside del famoso Liceo scientifico di lingua tedesca "J.Ph.Fallmrayer" di Bressanone.La sua nomina(01/10/69) mi fu recapitata a Laives in Via Otto Huber,1 perché in quel periodo ero ospite di mio fratello Nino e di mia cognata Marisa.Di lui ho poi sempre conservato un buon ricordo,cosa che ho avuto modo di raccontare per iscritto,parlando del suo vicepreside J.Feichtinger. Tra i colleghi ricordo soprattutto N.Florineth,H.Kofler,A.Scichtl e A.Strimmer . Fra gli studenti -in ordine alfabetico- rammento i nomi seguenti:O.O.Colcuc, A.Fabi, I.Garber, R.Garber, A. Gurschler, C.Gurschler, M.Gurschler, F.Hofer, R.Oberperfler, K.Platter, W.Platter, H.Rechenmacher, E.Santer, H.Schuster, K.Spitaler, W.Spitaler, I.Thoni, K.Tragust e G.Veith.
Quasi quarant'anni dopo sono tornanto a Silandro ,in val Venosta, perché l'Arch.Oskar Otto Colcuc ,un pomeriggio della fine del mese di agosto del 2006 è riuscito a trovarmi via Internet e mi ha telefonato per invitarmi a partecipare alla Festa dei 40 del Liceo (09/09/06) insieme a tutti gli ex professori e sudenti. Per raccontare quell'esperienza scolastica indimenticabile ho scritto:
Poi come conseguenza del ritorno a Silandro è nata l'idea di creare su Wikipedia la voce Karl Spitaler(1951-2006),dedicata alla figura del liceale -prematuramente scomparso- divenuto famoso prima come "l'architetto di Reinhold Messner",poi come "l'architetto di Silandro" e infine come "l'architetto dei poveri". A distanza di tanti anni se dovessi dare un nome alla IV liceo ,di cui fece parte il liceale Karl Spitaler dovrei chiamarla "la classe delle aquile tirolesi",perché molti di quei liceali sono diventati personalità di rilievo,che ricoprono incarichi pubblici e cariche politiche prestigiose nell'ambito della Provincia Autonoma di Bolzano,il che è stato evidenziato dal professor L.Pellissetti, giornalista del Vinschger Wind Sport , in un articolo intitolato La storia ed apparso sul giornale Alto Adige del 13/09/06.Nello stesso, inoltre ,veniva resa pubblica la mia proposta di dare al Liceo di Silandro ancora senza nome,quello di Karl Spitaler,come segno di riconoscimento per il valore e la fama da lui raggiunta come "architetto di Silandro" in Italia ed all'estero.Se ciò accadrà,si vedrà.Ciò che conta è aver compiuto il "mio dovere"-per dirla con Platone - senza essermi perduto "in vane faccende di vita".
Nella foto sopra: New-York-City, odierna capitale mondiale dell' Illuminismo totalitario.
«Ma la terra interamente illuminata splende all'insegna di trionfale sventura.( Horkheimer-Adorno,1947»
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