Utente:Lupo rosso/Sandbox/la Brigata Proletaria
Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Utente:Lupo_rosso/Sandbox/antefatti_delle_foibe
Utente:Lupo_rosso/Sandbox/antefatti_delle_foibe_archivio
la Brigata Proletaria fu una brigata partigiana al comando di Camillo Donda [1] e di Ferdinando Marega[2], ed aveva fra le stafette Ondina Peteani , e confluira' nella brigata di Stojan Furlan.[3][4]
«Ondina a questo proposito scriveva: "Da parte del comando partigiano viene impartito l'ordine a Fontanot Vinicio (Petronio) di scendere a Ronchi per reclutare largamente fra i compagni del terreno. A Selz [6]incontra Marega Ferdinando alla testa di un nutrito gruppo di operai del cantiere che si arruolano volontari tra i partigiani. Si forma così la prima brigata partigiana italiana che assume provvisoriamente il nome di Brigata Triestina[7], col compito di operare principalmente nella parte più avanzata del Carso, sopra Monfalcone fino a Gorizia" le testiminianze di Ondina Peteani sono conservate presso Associazione Nazionale ex Deportati Politici nei Campi Nazisti di Milano»
.La formazione partigiana era composta di un migliaio di combattenti in stragrande maggioranza operai di Monfalcone . La Brigata Proletaria partecipa alla Battaglia_di_Gorizia_(1943) (11/26 settembre 1943), primo importante scontro tra resistenti italiani e tedeschi). Al comando del 1° battaglione della Brigata Proletaria e' Giordano Tomasig[8], che diverra' commissario politico della 24a brigata d'assalto Garibaldi intitolata ai "Fratelli Fontanot". [9]
Durante la battaglia nasce la Brigata/battaglione Carlo Pisacane, al comando di Arturo Bullo e Attilio Planassi, che occupa l'autocentro di Sant'Andrea mentre Antonio Zalateo e Bruno Pettarin tengono San Pietro. Il 10 settembre 1943, ai partigiani sloveni già operanti dal mese di febbraio si unisce un gruppo d’antifascisti scarcerati ed insieme costituiscono la Brigata Triestina – Istriana, formazione di 450 uomini, della quale diventa comandante Giovanni Zoll, e commissario politico Luigi Fransin, nome di battaglia "Franz". Due giorni dopo sul Collio, nella zona del villaggio di Cobaler , sotto il Monte Corada, si uniscono ai partigiani guidati da Mario Modotti, nome di battaglia "Tribuno", quelli di Fantin e di Giuseppe Gargano , nome di battaglia "Boris". Dopo l'uccisione di Tribuno, fucilato con Mario Foschiatti[[10]] le Brigate partigiane operanti nella zona di Pordenone formano la Divisione Garibaldi “Mario Modotti”. Su Tribuno, ben conosciuto per il suo valore Luigi Cominesi Raimondi ha raccontato la biografia e le vicende partigiane nel libro intitolato Mario Modotti “Tribuno”: Storia di un comandante partigiano, Udine gli ha intitolato una via[[11]]. Al gruppo così' formato si uniscono gli uomini del sottotenente di complemento Giannino Bosi , nome di battaglia "Battisti", che prendera' il comando delle brigate sud Garibaldi Friuli nella zona di Pordenone , cadrà, armi in pugno nelle Prealpi Carniche l'8 dicembre 1944, Medaglia d'oro al valor militare