Takijirō Ōnishi
ammiraglio giapponese / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Takijirō Ōnishi (大西 瀧治郎?, Ōnishi Takijirō; Prefettura di Hyōgo, 2 giugno 1891 – Tokyo, 16 agosto 1945) è stato un ammiraglio giapponese, attivo durante la seconda guerra mondiale.
Takijirō Ōnishi | |
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Ōnishi nel 1941, con i gradi di contrammiraglio | |
Nascita | Prefettura di Hyōgo, 2 giugno 1891 |
Morte | Tokyo, 16 agosto 1945 |
Cause della morte | Suicidio |
Luogo di sepoltura | Tempio Sōji-ji, Yokohama |
Dati militari | |
Paese servito | Impero giapponese |
Forza armata | Marina imperiale giapponese |
Arma | Marina militare |
Corpo | Aviazione della marina imperiale |
Anni di servizio | 1906-1944 |
Grado | Viceammiraglio |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Campagne | Campagna delle Filippine (1944-1945) |
Comandante di | Gruppo aereo di Sasebo 2ª Unità aerea combinata 1ª Unità aerea combinata Ufficio amministrazione del Comando aereo navale 1ª Flotta aerea |
Decorazioni | Vedi qui |
Pubblicazioni | Etiche di guerra nella marina imperiale |
Fonti citate nel corpo del testo | |
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Entrò nella marina imperiale giapponese nel 1912 e, dopo un primo ciclo di servizio su naviglio da guerra obsoleto e alcuni anni di formazione basilare, si arruolò nell'aviazione navale nel 1916. Operò con il gruppo aereo basato a Yokosuka in più tempi tra il 1918 e il 1922, periodo nel quale viaggiò anche in Europa (1919), prestò servizio nello stato maggiore della 1ª Flotta e ricoprì mansioni di gestione e amministrazione. Nel marzo 1922 divenne comandante di stormo nel gruppo Yokosuka e poi istruttore di volo, espandendo la propria attività anche al gruppo aereo di Kasumigaura. Nel 1924 riprese mansioni d'ufficio presso il Ministero della Marina. Capitano di corvetta alla fine del 1925, nel 1926 entrò nelle file del gruppo aereo di Sasebo e nel 1927 entrò nello stato maggiore della Flotta Combinata; l'anno successivo fu nominato comandante del gruppo aereo imbarcato sulla portaerei leggera Hosho, ottenendo a novembre il grado di capitano di fregata.
Al principio degli anni trenta fu trasferito sulla portaerei Kaga quale comandante in seconda, quindi fu promosso capitano di vascello nel novembre 1933 e prese il comando del gruppo aereo di Sasebo: ufficiale preparato, eccellente conoscitore e propugnatore dell'arma aerea, si segnalò per la professionalità, il carisma e le opinioni poco ortodosse sulle corazzate, tenute in alto conto dai comandi della marina ma da lui liquidate come inutili. Negli anni trenta operò nei cieli cinesi, ottenendo la qualifica di asso, quindi dal 1936 all'ottobre 1939 fu Capo dell'Ufficio istruzione del Comando aereo navale. Il 15 gennaio 1941 fu scelto come capo di stato maggiore dell'11ª Flotta aerea, ma non ebbe ruoli di comando dopo l'attacco di Pearl Harbor (alla cui pianificazione aveva contribuito): fu invece messo a dirigere l'Ufficio amministrazione del Comando aereo navale.
Viceammiraglio nel maggio 1943, verso la fine del 1944 fu promosso comandante della depauperata 1ª Flotta aerea, di stanza nelle Filippine che il 20 ottobre furono attaccate in forze dagli Stati Uniti; fu qui che con comprensibile angoscia concepì, ispirato da precedenti ed episodici attacchi suicidi, la formula d'attacco dei kamikaze, piloti che schiantavano il proprio aereo carico di esplosivo sulle navi nemiche. Tornato in patria, nel 1945 divenne vicecapo dello stato maggiore generale della marina. All'annuncio via radio della resa incondizionata dell'Impero giapponese, si tolse la vita.