razza immaginaria dell'universo fantasy di Tolkien Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Gli hobbit sono una specie di uomini[1][2][3] di Arda, l'universo immaginariofantasy creato dallo scrittore inglese J. R. R. Tolkien. Essi sono presenti nel sud-ovest della Terra di Mezzo principalmente nella regione da loro amministrata, la Contea, e nelle zone strettamente limitrofe (come la cittadina di Brea). Gli hobbit appaiono per la prima volta ne Lo Hobbit, ma rivestono un ruolo ben più importante ne Il Signore degli Anelli. La loro origine non è nota: le antiche storie non ne parlano perché gli elfi e gli uomini di Númenor stessi non li conoscevano (o forse perché Tolkien non li aveva concepiti ancora come razza di Arda quando scrisse Il Silmarillion). Sono menzionati per la prima volta in documenti del regno di Gondor nella Terza Era, molto prima dell'insediamento nel loro paese più famoso, la Contea appunto.
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Nell'opera di Tolkien gli hobbit sono talvolta chiamati mezzuomini, in inglesehalfling, mezzomi nella nuova traduzione italiana; quest'ultimo nome viene usato in molte ambientazioni fantasy per indicare creature ispirate a quelle di Tolkien, aggirando al contempo le implicazioni legali derivanti dall'uso del termine hobbit.
Quando gli editori statunitensi chiedevano a Tolkien di realizzare illustrazioni con hobbit in vari atteggiamenti, lui rispondeva riferendosi principalmente alla descrizione di Bilbo:
«Io di solito disegno una figura quasi umana, non una specie di coniglio "fatato" come alcuni dei miei recensori inglesi pensano: con un po' di pancia e le gambe corte. Una faccia rotonda e gioviale; orecchie leggermente appuntite ed "elfiche"; capelli corti e ricci (bruni): I piedi, dalla caviglia in giù, coperti di peli bruni. Vestiti: calzoni di velluto verde; panciotto rosso o giallo; giacchetta marrone o verde; bottoni dorati (o ottone); un cappuccio verde scuro con il mantello (appartenente ad uno gnomo). Dimensioni importanti se ci sono altri oggetti nel disegno: diciamo circa tre piedi o tre piedi e sei pollici»
Gli hobbit sono di aspetto simile agli uomini, ma molto più minuti: la loro corporatura è infatti simile ai bambini degli Uomini e la statura di uno hobbit adulto si assesta tra gli 80 e i 120cm; dotati di grandi piedi pelosi e resistenti, non indossano mai calzature a causa della loro spessa e coriacea pelle.[5]
La loro vita è estremamente semplice e sociale, non si interessano di ciò che accade all'esterno della Contea, amano mangiare e bere, e la loro economia si basa sull'agricoltura. Amano dare feste durante le quali trascorrono gran parte del loro tempo, e generalmente disprezzano lo studio, tranne per ciò che riguarda l'erudizione genealogica, nella quale dimostrano invece vivo interesse e abilità. Possiedono una vista e un udito particolarmente acuti, e si sottolinea la loro capacità di camminare silenziosamente e nascondersi molto bene nella boscaglia.
Inizialmente parlavano un idioma molto simile al rohirrim, successivamente, dopo la migrazione verso l'Eriador, essi adottarono la lingua comune (ovestron), insegnata loro dai dunedain, pur mantenendo alcune parole del loro antico idioma.
Solitamente vivono in caverne scavate nelle colline, ma attrezzate come normali case, raramente essi costruiscono casette (mantenendo, tuttavia, caratteristiche delle caverne come le finestre tonde e tetto coperto da zolle erbose), la maggior parte delle quali si trovano in un territorio compreso tra Scorta e Sirte, prossimo alle paludi, e nella Terra di Buck. A seconda della ricchezza di ogni famiglia, le caverne potevano avere più finestre (per gli hobbit più facoltosi) o neanche una (per quelli meno abbienti). Le famiglie più ricche costruivano inoltre grandi e lussuose caverne, costituite da più tunnel ramificati, come Casa Baggins, i Grandi Smial dei Tuc e Villa Brandy nella Terra di Buck.
Gli hobbit odiano la guerra e non usano mai armi per fare del male ad altri Hobbit o ad altre razze della Terra di Mezzo, ma le considerano come oggetti ornamentali e le tengono esposte nelle loro caverne o in dei musei. Non amano nemmeno rotelle ed ingranaggi, che considerano "aggeggi stranieri" o mathom. Con la parola "mathom" indicano tutto ciò di cui non conoscono le origini ne il significato, e sono esposti in musei, come quello di Pietraforata sui Bianchi Poggi.
Gli hobbit vivono leggermente più a lungo degli uomini (che chiamano "gente alta" o "gambe lunghe"), fino a 120 anni, con una media di 100. L'età in cui uno hobbit diventa adulto è di 33, quindi il declino legato all'età inizia verso i 70 anni. Si presume che durante tutta la Quarta Era gli hobbit si siano ancor più rimpiccioliti in statura.
Tolkien descrive gli hobbit come suddivisi in tre grandi famiglie: i pelopiedi, gli sturoi e i paloidi.
I pelopiedi (in ingleseHarfoot, Pelòpedi nella nuova traduzione italiana[6][7]), più scuri e bassi, non hanno la barba e non portano calzature, e preferiscono la montagna alla pianura. La pelopiede più nota è senza dubbio Sabrï dû Sorõ (soprannominata mani agili) divenuta famosa per la tresca d’amore avvenuta con lo stregone nero Kacin Ad.
Anticamente si dice che fossero grandi amici dei nani, e furono i primi ad arrivare nella Contea attraversando l'Eriador. Sono i più numerosi, e vissero per lungo tempo in caverne scavate nella terra.
Gli sturoi (in ingleseStoor, Nerbuti nella nuova traduzione italiana) invece sono più tozzi, hanno mani e piedi più grandi e preferiscono le pianure e le sponde dei fiumi. Essi si stabilirono per molto tempo sulle rive dell'Anduin prima di seguire i pelopiedi verso ovest. A volte portano la barba. Gollum e la sua gente discendono da questa razza.[8]
I paloidi (in ingleseFallohide, Cutèrrei nella nuova traduzione italiana), infine, sono i più alti e sono chiari di pelle e capelli, amano soprattutto i boschi e le foreste, ma sono i meno numerosi. Erano più dotati per il canto e la poesia che per l'artigianato, e preferivano la caccia all'agricoltura. Dopo aver valicato le montagne, giunsero nell'Eriador, dove si mescolarono ad altre razze. Essendo i più spericolati e avventurosi, furono spesso loro a guidare i pelopiedi e gli sturoi.
Il nome dato agli hobbit in ovestron, la lingua corrente della Terra di Mezzo, è kuduk, una contrazione della più antica forma kud-dukan, ovvero "abitante dei buchi". La parola in rohirrim (resa all'inglese antico da Tolkien), holbytlan, ha lo stesso significato, e successivamente, quando gli hobbit assimilarono la lingua ed alcuni costumi dei rohirrim, coniarono il termine "hobbit".
Le origini degli hobbit non sono note. Vengono menzionati per la prima volta in dei documenti del regno di Gondor all'inizio della Terza Era. Vivevano originariamente sull'alto corso dell'Anduin, in un territorio compreso tra la sorgente del fiume Gaggiolo e la Carroccia, poco più a sud degli antichi possedimenti dei rohirrim, con cui entrarono probabilmente in contatto, assimilandone la lingua ed alcune usanze. Il termine "hobbit" verrebbe proprio "holbytlan" (abitanti dei buchi), parola che usano i rohirrim per indicarli anche nella Terza Era.
Intorno all'anno 1050 della Terza Era, a causa della crescente ombra che da Dol Guldur si propagava fino al limitare del Bosco Atro, i pelopiedi abbandonarono il loro antico territorio, e, dopo aver valicato le Montagne Nebbiose, si stabilirono nell'Eriador, nei pressi delle Colline Vento. Cento anni dopo, anche i paloidi avrebbero fatto altrettanto, raggiungendo i pelopiedi e fondendosi con loro. Più tardi, alcuni di loro raggiunsero Brea e vi si stabilirono. Anche gli sturoi, infine, valicarono le montagne e si stabilirono nell'Angolo, un lembo di terra circondato dal Fiume Bianco e dal Rombirivo, fino alla loro confluenza nell'Inondagrigio. Alcuni di essi si spinsero fino al Dunland, tornando tuttavia nell'Angolo.
A causa delle guerre e per paura di Angmar, gli hobbit fuggirono verso occidente, verso Brea, dove terra e clima erano più miti e salubri, mentre un piccolo gruppo di sturoi tornò nelle terre selvagge, e si stabilirono a Campo Gaggiolo, diventando un popolo di pescatori.
Nel 1601 T.E. i fratelli paloidi Marcho e Blanco, breatini, ottennero dal re Argeleb II di Arthedain il permesso di stabilirsi in una terra disabitata al centro dell'Eriador, delimitata dal fiume Brandivino, fino ad allora considerata territorio di caccia del re. Argeleb II accettò, a patto che gli hobbit riconoscessero la sovranità del re di Arthedain e si curassero di mantenere strade e ponti in buono stato per facilitare i viaggi dei messaggeri.
Stabilitisi nella zona sud-orientale del vasto territorio, lontani dal mare e dai colli torrioni, gli hobbit si innamorarono della loro nuova terra, interessandosi sempre meno degli eventi esterni. Sei anni dopo, la grande peste devastò l'Eriador, decimando anche gli hobbit, che tuttavia sopravvissero, tornando ad aumentare di numero. Nel 1974 T.E., alcuni arcieri hobbit combatterono al fianco degli uomini di Arthedain, nella battaglia di Fornost. Dopo la caduta di Arthedain, essi continuarono comunque a prosperare, ed elessero un conte (Thain) che aveva il compito di rappresentare il re fino al suo ritorno. Dopo l'elezione del conte, gli hobbit si riferirono al loro territorio con il nome di Contea.
Protetti dai dunedain del nord, gli hobbit vissero pacifici ed indisturbati per circa un millennio. Nel 2747T.E., un gruppo di orchi comandati da Golfimbul cercò di invadere la Contea dal Decumano Nord, ma fu respinto da un gruppo di hobbit guidati da Bandobras Tuk nella Battaglia di Terreverdi. Durante la Guerra dell'Anello, lo stregone Saruman, approfittando della partenza dei raminghi per la guerra a sud, e servendosi di Lotho Sackville Baggins, fece occupare la Contea dagli uomini del Dunland, che incominciarono a far razzie e a deturpare il paese approfittando di un popolo spaventato, in quanto da millenni non si era mai trovato in una situazione simile. Al ritorno dal sud, gli hobbit Frodo Baggins, Samvise Gamgee, Peregrino Tuc e Meriadoc Brandibuck capeggiarono una rivolta al fine di liberare la contea dagli invasori, vincendo i briganti nella battaglia di Lungacque, che fu l'ultima combattuta nella Contea. Con il ritorno dei raminghi ed un'ampia opera di rimboscamento della contea, gli hobbit poterono prosperare per tutta la Quarta Era.
Gli hobbit di Brea
Nonostante la colonizzazione della Contea, alcuni hobbit preferirono restare a Brea, convivendo con gli uomini. Parecchie caverne hobbit erano situate soprattutto sulle propaggini del Colle Brea e a Staddle, mentre ve ne erano probabilmente di meno a Conca e ad Arceto. Molti hobbit di Brea avevano cognomi e nomi comuni a quelli della Contea, alcuni, invece, avevano nomi di piante, come da tradizione Breatina. Fra gli hobbit di Brea e quelli della Contea vi era un'accesa controversia: i primi si consideravano il più antico nucleo hobbit al mondo, soprannominando gli hobbit della Contea "gente delle colonie" o "profani". A loro volta, gli hobbit della Contea consideravano i loro simili breatini come rustici e noiosi, e li chiamavano "profani", come qualsiasi hobbit residente all'infuori della Contea. Nonostante tutto, un tempo i Brandibuck e i Tuc erano soliti recarsi a Brea, per apprendere notizie dal mondo esterno o per soggiornare qualche giorno al "Puledro Impennato" di ritorno da qualche viaggio, o semplicemente per gustare la birra locale. Inoltre, alcuni hobbit breatini si sposavano con alcuni Brandibuck, ed andavano a vivere con loro nella terra di Buck. Gli hobbit di Brea consideravano gli hobbit della Contea con il loro stesso cognome come cugini da lungo tempo persi, trattandoli in modo quasi familiare, come accadde a Frodo Baggins, sotto mentite spoglie, durante il suo viaggio ne Il Signore degli Anelli.
Gli sturoi di Campo Gaggiolo
Gli sturoi di Campo Gaggiolo furono sempre estranei agli abitanti della Contea, e quindi ebbero una struttura sociale ed una storia completamente diversa. Nonostante si trattasse di una piccola comunità, essa ebbe un ruolo decisivo nella storia della Terra di Mezzo: si deve a Déagol il ritrovamento dell'Unico Anello nell'alto corso del fiume Gaggiolo, e fu Sméagol, dopo aver assassinato Déagol, a possederlo per quasi 500 anni nelle profondità delle Montagne Nebbiose, così come fu proprio lui a salvare, involontariamente, la Terra di Mezzo, cadendo nella Voragine del Fato con l'Unico Anello in mano. Possiamo solo supporre cosa accadde alla gente di Sméagol, anche se Tolkien nei Racconti incompiuti scrive che gli Sturoi di Campo Gaggiolo potrebbero essere scappati verso nord sul finire della Terza Era. Non c'è alcun riferimento ad altri hobbit, quando si racconta del passaggio di Bilbo attraverso la Valle dell'Anduin, ma all'epoca in cui Tolkien scrisse Lo Hobbit non aveva ancora immaginato gli sturoi di Campo Gaggiolo (ed in effetti non era certo di cosa Gollum fosse).
Nei "Racconti incompiuti" possiamo supporre che già da tanto tempo gli sturoi non vivevano più vicino a Campo Gaggiolo, in quanto i Nazgûl, che credevano che la Contea si trovasse proprio in quei luoghi, trovarono antiche caverne Hobbit abbandonate. Un'altra versione, meno attendibile, racconta che un piccolo nucleo di hobbit era ancora presente alla fine della Terza Era, ma fu completamente annientato dai Nazgûl alla ricerca dell'Unico Anello. In qualche tempo tra il 2463 (quando Sméagol uccise suo cugino Déagol) ed il 2851 gli Sturoi di Campo Gaggiolo si spostarono o morirono tutti. È possibile che essi perirono nel lungo inverno del 2758-59.
Altri hobbit
«Vi erano probabilmente, a quei tempi, più Profani in giro nell'Ovest del Mondo di quanto non immaginasse la gente della Contea»
Con questa espressione, Tolkien lascia intendere che, oltre ai breatini, vi erano altri nuclei di hobbit sparsi per l'occidente, di cui non siamo a conoscenza in quanto non è possibile trovarli in nessuno scritto dell'autore. Vi erano, infine, hobbit vagabondi che si stabilivano in caverne o scavavano buchi nelle collinette vivendoci per un periodo più o meno determinato e nutrendosi solamente di quel che dava la terra.
sposa di Gerontius Tuc, madre di Isengrim III, Hildigardo, Isumbras IV, Hildigrim, Isemboldo, Hidelfonso, Isembardo, Hildebrando, Belladonna, Donnamira, Mirabella e Isengar Tuc
Brandobras "Ruggibrante" (o, in traduzione corretta dall'inglese Bullroarer, "Ruggitoro") Took (2704 - 2806)
Guidò la difesa della Contea contro un reggimento di orchi guidati da Golfimpal. Egli è ricordato per l'eccezionale statura in quanto hobbit (era in grado di cavalcare un cavallo), sebbene sarà sorpassato in altezza dal suo discendente Peregrino Tuc e dal suo amico Meriadoc Brandibuck. Era figlio del conte Isumbras III, il più giovane di due fratelli; suo fratello maggiore Ferumbras, infatti, successe al padre come Conte.
Balbo Baggins (1167 C.C. -?)
sposo di Berylla Boffin, padre di Mungo, Viola, Ponto, Largo e Lily
Belpiccolo delle Torri(in originale: Fairbairns of the Towers):
famiglia i cui capostipiti sono Fastred di Verdolmo e Elanor Gamgee trasferitisi nelle Paludi Occidentali, guardiani dei confini occidentali, custodi e primi copisti e glossatori del Libro Rosso
figlio di Isumbras, capostipite dei Tuc settentrionali di Lungo Squarcio, eroe della battaglia di Terreverdi (1147 C.C.) nella quale gli orchi invasero la Contea
Brown:
→ Lily
Brunaciocca(in originale: Brownlock):
→ Gilly
Bucca della Palude(in originale: Bucca of the Marish) (? -?)
La famiglia Baggins vive nella Contea, principalmente nella città di Hobbiville o dintorni. Evidentemente proprietari terrieri aristocratici, si sposarono con le due famiglie titolate della Contea, i Tuc e i Brandibuck. È probabile che i Baggins fossero i maggiori proprietari terrieri e la più importante famiglia di Hobbiville. Erano ritenuti rispettabili (più esattamente erano ritenuti più rispettabili degli aristocratici Tuc) finché Bilbo Baggins partì nella spedizione per Erebor (Montagna Solitaria nella Lingua corrente) con Gandalf il Grigio e tredici Nani: quando ritornò era considerato un eccentrico dagli Hobbit della Contea, ma anche estremamente ricco.
Le origini della famiglia Baggins sono fatte risalire al primo Baggins conosciuto, ovvero Balbo Baggins, il quale nacque a Hobbiville nell'anno 2767 della Terza Era o nell'anno 1167, secondo il calcolo degli anni della Contea. Bilbo e Drogo erano entrambi nipoti di Balbo.
Dopo la partenza di Bilbo e Frodo, gli unici Baggins conosciuti restarono i discendenti del nipote di Bilbo, Posco Baggins, sebbene molti altri discendenti di Balbo Baggins fossero conosciuti con il cognome di Sackville-Baggins, come Peregrino Tuc o Meriadoc Brandibuck (in funzione di diversi matrimoni interfamiliari).
Quella del nome Baggins è una traduzione in Inglese del nome in Ovestronlabingi, che si crede sia fatto collegare alla parola in Ovestron labin, "borsa".
Il nome Baggins è reso nella maggior parte delle traduzioni de Lo Hobbit e del Signore degli Anelli mantenendo il significato di "borsa" o "sacco":
Nella traduzione tedesca, la traduzione del nome è "Beutlin"
Nella traduzione olandese, la traduzione del nome è "Ballings"
Nella traduzione francese, la traduzione del nome è "Saquet"
Nella traduzione norvegese, la traduzione del nome è "Lommelun"
Nella traduzione finlandese, la traduzione del nome è "Reppuli"
Nella traduzione svedese, la traduzione del nome è "Secker"
Nella traduzione danese, la traduzione del nome è "Sækker"
Nella traduzione spagnola, la traduzione del nome è "Bolsón"
Nella traduzione portoghese, la traduzione del nome è "Bolseiro"
Nella traduzione araba, la traduzione del nome è "باچنز"
Nella traduzione ungherese, la traduzione del nome è "Zsákos"
Nella traduzione ceca, la traduzione del nome è "Pytlík"
Nella traduzione slovacca, la traduzione del nome è "Bublík"
In Esperanto, il nome è "Baginzo", ma è basato sulla fonetica e non è una traduzione letterale del termine.
La famiglia Sackville-Baggins
La famiglia Sackville-Baggins è nata dal matrimonio tra Longo Baggins e Camellia Sackville, ereditiera della principale famiglia Sackville. Il loro figlio, Otho Sackville-Baggins, adottò un doppio nome, trattenuto da sua moglie Lobelia. Ebbero un figlio, Lotho, che fu assassinato durante le vicende narrate dal Signore degli Anelli, anche se Tolkien non narra direttamente della sua morte. Alla morte di Lobelia, il ramo dei Sackville-Baggins si estinse.
i Boffin sono una delle più importanti famiglie Hobbit.
"Oltre a questi, rimaneva però un paio di nomi più antichi il cui significato era andato smarrito, e che io ho semplicemente trasposto foneticamente come Tuc invece di Tûk o Boffin per Bophîn.".
Tuttavia in Home, XII, 48, Tolkien fornisce qualche dettaglio su questo nome: sarebbe un'anglicizzazione del termine Bophan, che, secondo la tradizione di famiglia, significherebbe "persona che ride fragorosamente"
Moltissimi Boffin, tra cui Vigo, Folco e Tosto erano presenti alla festa d'addio di Bilbo. Inoltre, dopo la festa, Frodo espulse due Boffin, perché stavano sfondando le pareti della cantina di Casa Baggins.
Berylla Boffin, moglie di Balbo Baggins, e antenata di Bilbo e Frodo Baggins
Folco Boffin, amico di Frodo Baggins che lo aiutò nel trasloco da Casa Baggins
Vigo Boffin
Tosto Boffin
Bolgeri
i Bolgeri (in originale Bolger, anglicizzazione del termine Hobbit Bolgra, col significato di rigonfiamento, pancia) sono una famiglia Hobbit della Contea. Di origine Paloide, abitano la riva sinistra dell'Acqua, nel villaggio di Boldigenio, nel Decumano Est. Come nelle altre famiglie Hobbit più antiche, come i Tuc e i Brandibuck, tra i Bolgeri vigeva l'abitudine di dare nomi altisonanti, come Fredegario, Odoacre, Teobaldo etc.
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Il seguente albero genealogico non è stato pubblicato (come quello dei Boffin) nell'edizione italiana de Il Signore degli Anelli.[10]
La famiglia Brandibuck è una delle più importanti famiglie hobbit.
Era una famiglia aristocratica, insieme ai Tuc, appartenevano al ramo dei paloidi in gran parte,[11] anche se, sia questi ultimi sia i Brandibuck di origine sturoi, erano tutti originari di Brea.[12]
La Terra di Buck si estendeva oltre il confine della Contea, che coincideva con il fiume Brandivino, e costituiva una colonia semi-indipendente, governata da un Signore. Gli abitanti della Terra di Buck vengono considerati "gente bizzarra" dagli altri hobbit della Contea perché erano abili con le barche e perché chiudevano le porte la notte (a causa della vicinanza con la Vecchia Foresta).
Il ruolo di capo famiglia coincideva con quello di "Signore di Buck", uno dei funzionari della Contea. Questa carica fu creata da Gorhendad Brandibuck. Come il conte e il guardiano dei confini occidentali, il Signore di Buck aveva un'autorità solo nominale, sebbene il suo dominio si estendeva dal Brandivino al Decumano Est per l'alleanza con le famiglie della zona con cui avevano anche interessi commerciali.
figlia di Samvise e Rosa Cotton, sposa di Faramir Tuc
Cotman (1260 C.C. -?)
figlio di Cottar, sposo di Rosa Manoverde, padre di Forino Cotton
Cottar (1220 C.C. -?)
padre di Cotman e Carlo, capostipite della famiglia Cotton
Cotton:
→ Arciere, Carlo, Forino, Rosa, Tolman (1) e (2), Wilcome (1) e (2)
Cioccadoro Gamgee
Cioccadoro Gamgee, è la sesta figlia di Samvise Gamgee e di Rosa Cotton, nata nel 3032 T.E. (1431 secondo il Calendario della Contea). Nel 3064 della T.E. (1463 per il calendario hobbit) si sposa con Faramir Tuc, figlio del Conte Peregrino Tuc e di Diamante Di Lungo Squarcio.
D
Daisy Baggins (1350 C.C. -?)
discendente di Dudo, sposa di Griffo Boffin, presente alla festa d'addio di Bilbo Baggins
figlio di Fosco e Ruby Bolgeri, sposo di Primula Brandibuck, padre di Frodo, morto annegato durante una gita sul fiume Brandivino con la moglie
Dudo Baggins (1311 - 1409 C.C.)
figlio di Fosco e Ruby Bolgeri, avo di Daisy, presente alla festa d'addio di Bilbo Baggins
Duepiedi(in originale: Twofoot):
→ Nonno
Déagol
Déagol è il cugino e amico di Sméagol (Gollum), è uno Hobbit appartenente alla razza degli Sturoi, nato presumibilmente attorno all'anno 2439 della Terza Era.
Nell'anno 2463 della Terza Era della Terra di Mezzo, Déagol si reca con il cugino Sméagol a pescare a bordo di una barca sul fiume Anduin, nei pressi del Campo Gaggiolo (o Campi Iridati), Loeg Ningloron nella lingua degli Elfi.
Déagol, in seguito a una caduta in acqua, trova un anello sul fondo del fiume e lo afferra attirato dal luccichio. Tornato in superficie, mostra al cugino Sméagol la sua scoperta; ma quando questi, attratto dall'anello, lo chiede per sé, Déagol rifiuta di cederglielo; Sméagol allora uccide il proprio cugino, appropriandosi dell'anello. L'anello che lo Hobbit aveva trovato nell'Anduin era l'Unico Anello, forgiato da Sauron nel Monte Fato molti anni addietro.
Drogo Baggins è il padre di Frodo Baggins. Nato nel 2908 da Fosco Baggins e Ruby Bolgeri, è il secondo di tre figli: ha una sorella maggiore, Dora, ed un fratello minore, Dudo. Drogo è cugino di secondo grado (da parte di padre) di Bilbo Baggins.
Drogo si sposò con Primula Brandibuck e, nel 2968, ebbero un figlio, Frodo. Dopo il matrimonio, Drogo e la sua famiglia spesso risiedevano a Villa Brandy perché il suocero Gorbadoc Brandibuck offriva banchetti succulenti e Drogo, amante della buona cucina, li apprezzava molto.
Una sera del 2980, dopo cena, Drogo e Primula fecero una gita in barca sul fiume Brandivino ed annegarono. Alcuni dicono perfidamente che sia stato il peso di Drogo a far affondare la barca, altri che Primula spinse il marito fuori dalla barca e questi, aggrappandosi a lei, la portò con sé.
E
Elanor Gamgee (1421 C.C. -?), detta Elanor la Bella
figlia di Samvise e Rosa Cotton, sposa di Fastred di Verdolmo, si stabilisce con lui nelle Paludi Occidentali dando origine ai Belpiccolo delle Torri
figlio di Odoacre e Rosamunda Tuc, amico di Frodo Baggins, presente alla festa d'addio di Bilbo Baggins, prigioniero alle Cellechiuse durante la dominazione della Contea
figlio di Samvise Gamgee e Rosa Cotton, padre di Holfast, giardiniere
Fredegario Bolgeri
Fredegario Bolgeri, detto Grassotto nella vecchia traduzione e Ciccio Bolger in quella nuova (il nome originale è Fredegar "Fatty" Bolger), è figlio di Odoacre Bolgeri e Rosamunda Tuc, nato nel 1380 del Calendario della Contea (anno 2980 della Terza Era); sua sorella, Estella (1385 C.C. -?) sposò Meriadoc Brandibuck.
È uno dei migliori amici di Frodo Baggins, e partecipa, con i genitori e la sorella Estella Bolgeri, alla festa di compleanno di Bilbo Baggins.
Grassotto Bolgeri si occupò, con Merry, di sistemare la casa di Crifosso per Frodo, e partecipò alla "congiura" di cui fecero parte anche Pipino e Sam. Accompagnò gli amici fino all'uscita della Terra di Buck, prima della Vecchia Foresta, e l'indomani dovette affrontare tre Cavalieri Neri che invasero la casa di Crifosso: fuggì prima che essi potessero penetrarvi, e giunto alla casa più vicina, suonò il Richiamo del Corno della Terra di Buck: «Sveglia! Paura! Fuoco! Nemici! Sveglia!».
Durante la dominazione della Contea da parte degli Uomini del Sud, egli comandò un gruppo di ribelli rifugiati a Tassitani presso i colli di Scary, che vennero affumicati nei loro nascondigli e presi prigionieri: finì in prigione nelle Cellechiuse, da cui fu liberato («ormai non più Grassotto») quando i suoi amici ritornarono dalla Missione e sollevarono la Contea.
Nelle prime bozze dell'opera, Grassotto Bolgeri aveva un ruolo decisamente maggiore rispetto a quello che poi ricopre nella versione definitiva: avrebbe dovuto, in effetti, partire con gli altri quattro Hobbit. Sopravvive una leggera anomalia nel testo, in quanto gli Hobbit, prima di entrare nella Vecchia Foresta, preparano cinque pony, salvo poi partire con quattro soli.
G
Gamgee:
→ Alfredo (1) e (2), Begonia, Bilbo, Cioccadoro, Daisy (1) e (2), Elanor, Halfast, Hamfast (1) e (2), Hamson, Hobson, Merry, May (1) e (2), Pipino, Primarosa, Robin, Rosa, Ruby, Samvise, Tolman
Gammidge:
→ Hob
(di) Gamwich:
→ Hamfast, Savino — Il nome "Gamwich", prima nome di città e quindi di provenienza, diventa cognome.
Gerontius Tuc(in originale: Gerontius Took) (1190 - 1320 C.C.), detto Il Vecchio Tuc
figlio di Fortinbras I, sposo di Adamanta Paffuti, padre di Isengrim III, Hildigardo, Isumbras IV, Hildigrim, Isemboldo, Hidelfonso, Isembardo, Hildebrando, Belladonna, Donnamira, Mirabella e Isengar, conte
Giardiniere poi Giardinieri del Colle(in originale: Gardner of the Hill):
Gerontius Tuc è figlio di Fortinbras I, sposo di Adamanta Paffuti, padre di Isengrim III, Hildigardo, Isumbras IV, Hildigrim, Isemboldo, Hidelfonso, Isembardo, Hildebrando, Belladonna (madre di Bilbo), Donnamira, Mirabella (nonna di Frodo) e Isengar.
È ricordato per essere stato Conte dal 1248 al 1320 e per essere lo hobbit più longevo della storia dopo Bilbo Baggins (da cui il nome di "Vecchio" Tuc), con ben 130 anni di vita.
Alla morte di Gerontius fu fatta una grande festa in sua commemorazione, venne persino Gandalf a rendergli onore con un grande spettacolo di fuochi d'artificio, ricordato in seguito per generazioni.
Gorhendad Vecchiobecco
«Molto tempo addietro Gorhendad Vecchiobecco, capostipite della famiglia Vecchiobecco, una delle più antiche delle Paludi e forse anche della Contea, aveva attraversato il fiume, confine est originario del paese. Egli eresse (e scavò) Villa Brandy, trasformò il suo nome in Brandibuck e si installò lì quale signore di quel che in pratica era un piccolo territorio indipendente.»
Gorhendad Vecchiobecco è un Hobbit paloide, probabilmente antenato di Gormadoc Brandibuck. Nasce attorno al 2300 della Terza Era e attorno al 700 del Calendario della Contea in quest'ultima e, in giovane età (si pensa attorno al 740 C.C.), dopo avere attraversato il fiumeBrandivino fino alla costa orientale, costruisce Villa Brandy, sede da allora della Famiglia Brandibuck (di cui è considerato fondatore e capostipite). Esso fu inoltre Conte della Contea (circa dal 2340 T.E.) fino a quando non abdicò per partire per Buckburgo (il cui fondatore, secondo alcuni, fu proprio questo personaggio), dove già iniziava a risiedere la sua dinastia. I precedenti detentori del titolo erano dieci Conti della Famiglia Vecchiobecco, mentre i successivi detentori del titolo furono membri della Famiglia Tuc (designati dallo stesso Gorhendad), e in particolare il suo successore fu Isumbras I. Quando tornò nella Terra di Buck (di cui individuò lui stesso i confini, ovvero a ovest il Fiume Bruno e a est la Vecchia Foresta), vi si insediò come governatore, arricchendo la sua famiglia più di quanto già lo fosse. Muore attorno al 2400 della Terza Era e attorno all'800 del Calendario della Contea nella "sua" Buckburgo.
Il nome completo di questo personaggio è Gorhendad Vecchiobecco delle Paludi (Gorhendad Oldbuck of the Marish) abbreviato in Gorhendad Vecchiobecco (Gorhendad Oldbuck). In italiano il suo nome è stato a volte tradotto come Gorthendad. Essendo capostipite della Famiglia Brandibuck (avendo sostituito il cognome Vecchiobecco con Brandibuck, proprio in onore del territorio occupato) e primo abitante della Terra di Buck (Buckland), nonché costruttore di Villa Brandy (Brandy Hall), da cui poi si originò la capitale di questa landa, Buckburgo (Bucklebury), egli fu chiamato anche Gorhendad Brandibuck (Gorhendad Brandybuck).
Anche da considerare è il fatto che Gorhendad è il nome inglese per i termini OvestronOgmandab e Ogforgad, che significherebbero, proprio in questa lingua, bisnonno. Quest'ultima parola, in lingua gallese, si dice, non a caso, Gorhendad.
Hamfast Gamgee (1326 - 1428 C.C.), detto Ham o Il Gaffiere
figlio di Hobson, sposo di Bell Buonabimba, padre di Hamson, Alfredo, Daisy, May, Samvise e Begonia, si trasferisce a Hobbiville con Forino Manoverde e diventa giardiniere
Hamfast Gamgee (1326 - 1428 C.C.), detto Ham, è figlio del cordaio Hobson Gamgee, è il padre di Samvise Gamgee. Di professione era giardiniere. Era noto anche con il soprannome di Gaffiere (nell'originale inglese è Gaffer, termine in principio utilizzato come forma familiare di "nonno", appellativo di solito usato per rivolgersi ad una persona più anziana in una piccola comunità; Il Veglio nella nuova traduzione italiana).
Abitava ad Hobbiville vicino a Casa Baggins, di cui era dipendente. Famoso per il suo carattere gioviale, passava gran parte del suo tempo alla locanda del Drago Verde. Fu il primo della sua famiglia a stabilirsi ad Hobbiville con suo cugino Forino.
sposa di Otto Sackville-Baggins, madre di Lotho Sackville-Baggins, presente alla festa d'addio di Bilbo Baggins, rinchiusa alle Cellechiuse durante la dominazione della Contea quando il figlio viene sopraffatto da Saruman
Longo Baggins (1260 - 1350 C.C.)
figlio di Mungo e Laura Scavari, sposo di Camelia Sackville, padre di Otto Sackville-Baggins
figlio di Otto e Lobelia Serracinta, presente alla festa d'addio di Bilbo Baggins, inizialmente responsabile della dominazione della Contea da parte degli uomini de Saruman, ucciso da Gríma Vermilinguo
Lotho nel corso della guerra dell'Anello si allea con Saruman, vendendogli grossi quantitativi di erba pipa in cambio di denaro, che utilizza per comprare vasti terreni nella Contea, soprattutto nel Decumano Sud, assicurandosene il controllo grazie ad alcuni mezzi-orchi fuggiaschi da Isengard. Dopo aver fatto rinchiudere il sindaco Will Piedebianco nelle Cellechiuse, comincia a industrializzare la Contea, costruendo fabbriche e abbattendo alberi. Il suo titolo è inizialmente "Capo Guardacontea", diventato in seguito semplicemente "Il Capo". Dopo il ritorno di Sharkey (pseudonimo di Saruman) diventa un fantoccio nelle sue mani. Viene ucciso e forse mangiato da Grima Vermilinguo, molto probabilmente su ordine di Saruman[14].
I genitori di Lotho compaiono brevemente in una scena estesa del film di Peter Jackson, La Compagnia dell'Anello, in cui cercano Bilbo e Frodo durante il loro compleanno. Bilbo e Frodo si nascondono e Otho e Lobelia interrompono la ricerca dei due parenti. Contrariamente al libro, nel film Frodo non lascia la propria casa a Lotho.
Diversamente da quanto narrato nel libro, Lotho non si allea con Saruman, in quanto lo stregone muore ad Orthanc, ucciso da Grima Vermilinguo mentre sta trattando con Gandalf e Théoden. L'eliminazione di Saruman ha comportato l'eliminazione dal film delle vicende narrate nei capitoli 7 e 8 de Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re, eliminando così dalla trama la conquista della Contea da parte dello Stregone Bianco e inoltre le scene in cui Lotho aveva una certa rilevanza.
figlio di Gormadoc e Malva Testaforte, sposo di Anna Goldworthy, padre di Marmadoc
Maggot:
famiglia di agricoltori residenti al confine della Terra di Buck presso il fiume Brandivino: marito, detto Il Vecchio Maggot, moglie, quattro (?) figli e tre figlie
figlia di Gerontius e Adamanta Paffuti, sposa di Gorbadoc Brandibuck, madre di Rorimac, Amaranto, Saradas, Dodinas, Asfodelia, Dinodas e Primula Brandibuck
figlia di Posco e Gilly Brunaciocca, sposa di Milo Rintanati, madre di Mosco, Moro, Mirtillo e Minto Rintanati, presente alla festa d'addio di Bilbo Baggins
Peregrino Tuc(in originale: Peregrin "Pippin" Took) (1390 C.C. -?), detto Pipino e Peregrino I
figlio di Paladino e Eglantina Banks, sposo di Diamante di Lungo Squarcio, padre di Faramir I, presente alla festa d'addio di Bilbo Baggins, membro della Compagnia dell'Anello, conte
Perla Tuc(in originale: Pearl Took) (1375 C.C. -?)
figlia di Paladino e Eglantina Banks, presente alla festa d'addio di Bilbo Baggins
Passò la sua infanzia a Villa Brandy, nella Terra di Buck. Sposatasi con Drogo Baggins, ebbe nel 2968 un figlio, Frodo e spesso erano ospitati a Villa Brandy dal padre. Morì annegata assieme al marito nel 2980, durante una gita in barca sul fiume Brandivino finita in tragedia.
Rorimac Brandibuck(in originale: Rorimac "Goldfather" Brandybuck) (1302 - 1408 C.C.), detto Rorimac Babbodoro o Il Vecchio Rory
figlio di Gorbadoc e Mirabella Tuc, sposo di Menegilda Guld, padre di Saradoc e Merimac, presente alla festa d'addio di Bilbo Baggins
Rosa Baggins (1256 C.C. -?)
figlia di Ponto e Mimosa Bunce, sposa di Hildigrim Tuc, madre di Adalgrim Tuc
Rosa Cotton(in originale: Rose Cotton) (1384 C.C. -?), detta Rosie
figlia di Tolman (1) e Lily Brown, sposa di Samvise Gamgee, madre di Elanor, Frodo, Rosa, Merry, Pipino, Cioccadoro, Hamfast, Daisy, Primarosa, Bilbo, Ruby, Robin e Tolman Gamgee
Rosa Gamgee(in originale: Rose Gamgee) (1425 C.C. -?)
figlio di Gormadoc e Malva Testaforte, padre di Salvia e altri due figli
Salvia Brandibuck(in originale: Salvia Brandybuck) (1226 C.C. -?)
figlia di Sadoc, sposa di Gundabaldo Bolgeri
Samvise Gamgee(in originale: Samwise Gamgee) (1380 C.C. -?), detto Sam
figlio di Hamfast e Bell Buonabimba, sposo di Rosa Cotton, padre di Elanor, Frodo, Rosa, Merry, Pipino, Cioccadoro, Hamfast, Daisy, Primarosa, Bilbo, Ruby, Robin e Tolman, giardiniere, membro della Compagnia dell'Anello, portatore dell'Anello
Hobbit di Campo Gaggiolo vicino al fiume Anduin, amico poi assassino di Déagol, portatore dell'Anello, morto nella voragine del Monte Fato insieme all'Unico Anello
Sottocolle(in originale: Underhill):
famiglia Hobbit di Brea e della Contea, residente a Staddle
I Soffiatromba sono un'antica famiglia hobbit residente nella Contea.
Soffiatromba deriva dall'inglese "hornblower", composto da "horn" che significa corno, tromba e da "blower" che deriva dal verbo "to blow" (soffiare, suonare) e significa soffiatore, suonatore.
In una prima versione del capitolo "In tre si è in compagnia" si afferma che i Soffiatromba vivono nel Decumano Sud; ad affermare questa tesi c'è Robert Foster che in The Complete Guide to Middle-earth sostiene che questa famiglia viva nello stesso Decumano. Queste due affermazioni sembrano derivare dal Prologo del Signore degli Anelli nella quale Tobaldo Soffiatromba viveva appunto nel Decumano Sud.
Personaggi
Tobaldo Soffiatromba (o Vecchio Tobia), fu lo scopritore dell'erba pipa, iniziò a coltivarla nei suoi giardini di Pianilungone intorno all'anno 1070 del Calendario della Contea.
Tanta Soffiatromba, moglie di Largo Baggins (1220-1312 del Calendario della Contea).
Ametista Soffiatromba, moglie di Rudiberto Bulgeri.
Adamo Soffiatromba, in una prima versione del capitolo "L'ombra del Passato" era un fabbro e ferraio.
Colombo Soffiatromba, in una prima versione del capitolo "Una festa a lungo attesa" ricevette da Bilbo un barometro, inoltre aveva paura di bagnarsi e indossava sempre una sciarpa e un impermeabile.
→ Adalgrim, Adelardo, Belladonna, Brandobras, Donnamira, Esmeralda, Everardo, Faramir I, Ferdibrando, Ferdinando, Ferumbras II e III, Flambardo, Fortinbras I e II, Gerontius, Hildebrando, Hildefonso, Hildigardo, Hildigrim, Isembardo, Isemboldo, Isengar, Isengrim II e III, Isumbras III e IV, Mirabella, Paladino II, Peregrino I, Perla, Pervinca, Pimpernel, Reginardo, Rosamunda, Sigismondo
tre figlie di Aldalgrim Tuc e tre figlie di Adelardo Tuc, presenti alla festa d'addio di Bilbo Baggins
I Tuc sono un'antica famiglia hobbit residente nella Contea. Il primo Tuc che si ricordi fu Isumbras Tuc, che divenne il 13º Conte della Contea dopo che Gorhendad Oldbuck si trasferì nella Terra di Buck, divenendone il Signore.
La carica di Conte divenne ereditaria per la famiglia Tuc, e alla fine della Terza Era il suo discendente Peregrino Tuc fu il 32º Conte della Contea, e il 19° appartenente alla famiglia Tuc a ricoprire questa carica.
I Tuc vivono nei Grandi Smial di Tucboro, nella Tuclandia nel Decumano ovest della Contea. Un piccolo clan di Tuc settentrionali vive anche nel Decumano nord ed erano discendenti dell'eroe Brandobras Tuc.
I Tuc appartengono all'etnia dei paloidi e sono più avventurosi rispetto agli altri Hobbit, cosa che gli fece guadagnare una cattiva reputazione, anche perché spesso i Tuc sparivano senza lasciare traccia durante le loro avventure; tuttavia erano anche una delle famiglie più ricche. Nel capitolo introduttivo de Lo Hobbit, Tolkien ipotizzò che un loro lontano antenato si fosse sposato con una fata, da cui sarebbero derivati i loro strani comportamenti, in ogni caso questa era solo una leggenda.[15]
Il nome italiano Tuc è un calco fonetico di quello inglese Took, che è a sua volta un'anglicizzazione (perché simile al passato di take, prendere) di un termine Ovestron, Tūc oTûk, che derivava da un altro Ovestrontūca. Esso significava audace, ardito, coraggioso[16].
Con l'asterisco, *, sono indicati i Tuc che ricoprirono la carica di Conte.
figlia di Balbo e Berylla Boffin, sposa di Fastolfo Bolgeri
W
Wilcome Cotton (1346 C.C. -?), detto Will
figlio di Forino
Wilcome Cotton (1384 C.C. -?), detto Jolly
figlio di Tolman (1) e Lily Brown
Will Piedebianco(in originale: Will Whitfoot) (? -?)
sindaco della Contea residente a Pietraforata sui Bianchi Poggi, rinchiuso alle Cellechiuse durante la dominazione della Contea e temporaneamente sostituito da Frodo Baggins, riprende l'incarico il giorno di Mezza Estate del 1420 C.C. fino a dimettersi nel 1427; gli succede Samvise Gamgee
J. R. R. Tolkien, Il ritorno del re. Il Signore degli Anelli. (Vol. 3). Bompiani (collana I grandi tascabili), 2004. pag. 343, cap. 8 (libro sesto) - "Percorrendo la Contea". ISBN 88-452-3227-1
C.J.R. Tolkien, The History of the Middle-earth, Part Three - Volumes X-XII, Volume XII - The People of Middle-earth, Chapter II - The appendix on Languages, The Languages at the end of the Third Age, On Translation, Paragraph 47.
Hildigardo, morto giovane; Isemboldo (1242-1346); Isembardo (1247-1346); Hildebrando (1249-1334); Donnamira (256-1348, che sposò Ugo Boffin; Hildefonso (1244-?), che partì per un viaggio senza fare ritorno; Isengar (1262-1360), che in gioventù fu un marinaio