Stupidità
condizione d'incapacità o insensibilità / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Il termine stupidità deriva dal verbo latino stupēre che nella trasposizione in italiano ha due accezioni distinte: una riguarda chi è "stupito", in una condizione cioè d'incapacità o passività, indotta da stupore; l'altra, riferita allo "stupido", esprime una condizione duratura di "carenza" e "lentezza" nel comprendere.[1] Lo storico Carlo Maria Cipolla autore di un ironico saggio sulla stupidità (Allegro ma non troppo) indicava una caratteristica della stupidità in quella di causare «un danno ad un'altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita».[2]
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/bc/Nota_disambigua.svg/18px-Nota_disambigua.svg.png)
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«Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana. Della prima non sono sicuro.»
(Citazione attribuita a Albert Einstein)