Storia di Siracusa in età spagnola (1500 - 1565)
storia di Siracusa (1500-1565) / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Caro Wikiwand AI, Facciamo breve rispondendo semplicemente a queste domande chiave:
Puoi elencare i principali fatti e statistiche su Storia di Siracusa in età spagnola (1500 - 1565)?
Riassumi questo articolo per un bambino di 10 anni
La storia di Siracusa in età spagnola fu nel complesso molto turbolenta, non tanto per l'animosità dei suoi stessi abitanti, che in rare occasioni cercarono di ribellarsi alla loro attuale situazione di stenti (alla quale si erano gradualmente abituati, perdurando quella già da diversi secoli), ma, principalmente e soprattutto, per fattori esterni come le ragioni belliche, su di essa concentrate, e le calamità naturali, che furono estremamente violente. Entrambi questi fattori accompagnarono, in maniera pressoché assidua e costante, la storia aretusea per tutta l'epoca moderna e finirono per mutare il volto fisico e il contesto sociale della millenaria città.
Il suo ruolo primario difensivo militare, voluto dalla Spagna, se da un lato la fece protagonista di numerose e importanti cronache belliche, dall'altro lato le costò la rinascita del proprio commercio (bruscamente interrotto durante l'intensificarsi della minaccia turca e mai più ripreso) e il mancato incremento (nonostante i presupposti in precedenza vi fossero tutti) di un'attrattività culturale e politica che, di conseguenza, si spostò altrove, lontano da essa (un esempio di ciò fu l'emigrazione della nobilità cittadina dopo l'abolizione della Camera della regina o l'isolamento dell'Ordine gesuitico siracusano).
Il rigido controllo (effettuato su tutti i campi: gli Spagnoli avevano sempre l'ultima parola su ciò che riguardava la vita militare, politica e relazionale della città aretusea) unito ai tormenti delle catastrofi geografiche (dal '500 al '700 Siracusa venne attraversata, ripetutamente, da terremoti, epidemie, carestie e inondazioni) misero la sua economia e la sua società in ginocchio e fecero sopraesaltare i paragoni con la sua celebre epoca antica, dati dai tanti storici e intellettuali del tempo che, visitandola, rimanevano grosso modo sorpresi da ciò che era divenuta la città alla fine del Settecento (situazione che non cambierà con l'ascesa italica della casata dei Borbone). Alcuni storici piemontesi definirono come qualcosa di miracoloso il suo essere riuscita a sopravvivere a tutto ciò:
«Siracusa, avvilita dal barbaro dominio, divenuta terreno di guerre e di disagi, subì tutte le tristi vicende de' tempi; e sembra un miracolo se sopravvisse a tanti secoli, restringendo ne' limiti dell'antica Ortigia i suoi miseri avanzi.[1]»
Mentre il francese Abel-François Villemain, sullo stesso periodo, di essa scrisse:
«[...] nulla consuma al pari della conquista.[2]»