Stoà Pecile
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La Stoà Pecile (in greco antico: ποικίλη στοά?, stoà poikile, "portico dipinto") fu eretta tra il 475 e il 450 a.C., nella zona settentrionale dell'agorà di Atene; originariamente era chiamata Portico di Peisianatte (in greco antico: Πεισιανάκτειος στοά?, peisianakteios stoà), dal nome del cognato di Cimone e finanziatore dell'opera.[1]
Il portico, costruito in poros, aveva colonne di ordine dorico all'esterno e di ordine ionico all'interno, con i capitelli ionici in marmo; si estendeva in profondità per 12 metri e 60 centimetri su una crepidine dotata di tre gradini che diventavano quattro verso ovest, per coprire il dislivello del terreno.[2]