Stephen Hero
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Stephen Hero è un romanzo di formazione e di natura autobiografica di James Joyce che, pubblicato postumo, ha avuto una vicenda molto travagliata. È infatti semileggendaria la storia secondo cui, esasperato per i continui rifiuti degli editori (venti, pare), lo stesso Joyce, a Trieste, abbia gettato nel fuoco il manoscritto, che sarebbe stato parzialmente salvato dalla compagna Nora Barnacle, e poi rimasto in possesso del fratello Stanislaus Joyce quando James decise di trasferirsi a Parigi, dove nel 1920 gli fu spedito (ma non nella sua interezza).
Stephen Hero | |
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Autore | James Joyce |
Periodo | 1900 |
Genere | romanzo di formazione |
Lingua originale | inglese |
Ambientazione | Dublino, Mullingar |
Protagonisti | Stephen Dedalus |
Altri personaggi | Maurice Dedalus, Emma Clery, Cranly, Lynch, Father Butt, Father Artifoni |
La questione è molto dubbia e diversi commentatori fanno notare che su quanto ne è rimasto non compare alcuna traccia di bruciature.
«Joyce bruciò una parte di Stephen Hero in un accesso di momentanea disperazione e poi iniziò di nuovo il romanzo in una forma più compressa»
(Herbert Gorman, James Joyce, The Bodley Head, 1941, p. 196)
«Nessuna delle pagine sopravvissute mostra alcun segno di bruciature. Lo stesso Joyce non era molto espansivo sull'argomento… [Comunque] a quanto pare le prime 518 pagine sono scomparse per sempre… Probabilmente la storia che siano state bruciate è vera…»
(Theodore Spencer, Introduzione alle prime due edizioni del libro, pp. 8 - 9)
Molto discusso è anche il periodo della sua stesura, che sempre Spencer finisce con il racchiudere nel lasso di tempo tra il 1901 e il 1906.
Comunque siano andate le cose, di esso sono sopravvissute due parti:
1) un blocco di 383 pagine (da 519 a 902 del manoscritto), consegnato da Joyce a Sylvia Beach della famosa "Shakespeare & Company" di Parigi e da quest'ultima venduto nel 1938 alla Harvard College Library,
2) un secondo blocchetto di 25 pagine rimasto in possesso di Stanislaus e acquistato dal diplomatico bibliofilo e bibliografo americano John J. Slocum (1914 - 1997) nel 1950.
Parti di questo materiale sarebbero poi state recuperate e rielaborate per confluire nel Ritratto dell'artista da giovane.