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Spinacia oleracea
specie di pianta della famiglia Chenopodiaceae / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Lo spinacio (Spinacia oleracea L.) , denominato anche "la spinace" (variante non comune secondo il vocabolario Treccani), è una pianta erbacea della famiglia delle Amaranthaceae[1][2].
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
Ordine | Caryophyllales |
Famiglia | Amaranthaceae |
Sottofamiglia | Chenopodioideae |
Genere | Spinacia |
Specie | S. oleracea |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Caryophyllales |
Famiglia | Chenopodiaceae |
Genere | Spinacia |
Specie | S. oleracea |
Nomenclatura binomiale | |
Spinacia oleracea L. |
Originario dell'Asia sudoccidentale, è stato introdotto in Europa attorno al 1000, sebbene sia diventato sempre più importante come alimento solo nel corso del XIX secolo. Di questa pianta si consumano le foglie spesse e verdi sia come ortaggio fresco sia per l'industria conserviera (in Italia per lo più surgelati).
Può essere consumato cotto o crudo e il gusto differisce notevolmente; l'alto contenuto di ossalato può essere ridotto mediante cottura a vapore.
Si pensa che gli spinaci abbiano avuto origine circa 2000 anni fa nell'antica Persia da dove furono introdotti in India e nell'antica Cina attraverso il Nepal nel 647 d.C. come "la verdura persiana"[3]. Nell'827 d.C., i Saraceni introdussero gli spinaci in Sicilia[4]. Le prime testimonianze scritte di spinaci nel Mediterraneo sono state registrate in tre opere del X secolo: un'opera medica di Abū Bakr Muḥammad ibn Zakariyyā al-Rāzī, e in due trattati di agricoltura, uno di Ibn Waḥshīyah e l'altro di Qusṭus al- RUMI.