![cover image](https://wikiwandv2-19431.kxcdn.com/_next/image?url=https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/bf/Francesco_Guardi_034.jpg/640px-Francesco_Guardi_034.jpg&w=640&q=50)
Serenissima Signoria
Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Nella Repubblica di Venezia la Serenissima Signoria era il supremo organo di rappresentanza della sovranità e il termine con cui la stessa veniva designata.
Quest'organo si componeva:
- del Doge della Repubblica di Venezia, formalmente Capo di Stato della Repubblica di Venezia;
- dei sei Consiglieri Ducali, eletti dal Maggior Consiglio e costituenti a loro volta il Minor Consiglio;
- dei Tre Capi della Quarantia, giudici supremi.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/bf/Francesco_Guardi_034.jpg/640px-Francesco_Guardi_034.jpg)
La Signoria in pratica costituiva un tutt'uno con il potere ducale, tanto che si può pensare in altre parole che essa fosse null'altro che l'insieme del doge e degli uomini incaricati di coadiuvarlo e sorvegliarlo così strettamente da diventare compartecipi della sua stessa "Signoria Serenissima".
La Signoria presiedeva tutti i consigli della Repubblica ed era considerata nel suo complesso talmente importante da superare lo stesso principe, tanto che l'espressione "si è morto il Doxe, no la Signoria" ("se è morto il Doge, non è morta la Signoria") era ritualmente pronunciata in occasione della morte del Doge.
Il termine Serenissima Signoria dal 1423 sostituì correntemente quello più antico di Commune Veneciarum, venendo poi ufficialmente adottato a partire dalla Promissione Ducale di Cristoforo Moro (12 maggio 1462).