Impero sasanide
impero persiano esistente dal 224 al 651 d.C. / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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L'Impero sasanide o sassanide fu un'entità politica istituita da Ardashir I in seguito alla caduta dell'Impero partico e alla sconfitta dell'ultimo re della dinastia arsacide, Vologase VI.
Impero Sasanide Ērānshahr | |
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Impero sasanide Occupazioni temporanee durante la guerra romano-persiana del 602-628 | |
Dati amministrativi | |
Nome completo | Impero degli Arii |
Nome ufficiale | Ērānshahr |
Lingue ufficiali | Pahlavi (persiano medio)[1] |
Lingue parlate | Pahlavi (persiano medio), aramaico, greco |
Capitale | Istakhr (224-226)[2] Ctesifonte (226-637) |
Dipendenze | Regno d'Armenia, Lakhmidi |
Politica | |
Forma di Stato | Impero |
Forma di governo | monarchia feudale[3] |
Šāhān šāh: | vedi elenco |
Nascita | 224 con Ardashir I |
Causa | Abbattimento della dinastia arsacide |
Fine | 651 con Yazdgard III |
Causa | Conquista islamica della Persia |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | Vicino Oriente, Medio Oriente, Asia centrale |
Territorio originale | Persia |
Massima estensione | 4.500.000 km²[4] nel 622 d.C. |
Popolazione | Da 90 a 160 milioni nel 450 d.C. |
Suddivisione | Satrapia |
Economia | |
Risorse | cereali, grano, pietre preziose, allevamento, minerali |
Produzioni | grano, derrate alimentari, olio, vino, gioielli, stoffe |
Commerci con | Impero romano, India, impero cinese |
Esportazioni | gioielli, vino, olio, stoffe |
Importazioni | spezie, drappi, seta, ebano, incenso |
Religione e società | |
Religioni preminenti | Zoroastrismo |
Religione di Stato | Zoroastrismo |
Religioni minoritarie | Nestorianesimo, ebraismo |
Classi sociali | funzionari, sacerdoti, proprietari terrieri, guerrieri, artigiani, commercianti, contadini, schiavi |
L'impero sasanide attorno al 620, al suo apogeo. | |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Impero partico |
Succeduto da | Califfato islamico |
Governato dalla dinastia sasanide, esso esistette dal 224 al 651 d.C. ed era noto ai suoi abitanti con il nome Ērānshahr (letteralmente "Impero ariano") e Ērān in persiano medio, mentre come Iranshahr e Iran in persiano nuovo.[5][6] Ultimo impero persiano attivo in epoca preislamica, nel corso della sua esistenza riuscì a elevarsi al rango di una delle potenze maggiori in Asia occidentale, meridionale e centrale, insieme con l'Impero romano prima e l'Impero romano d'Oriente poi.[7][8][9]
Nel corso del tempo, l'impero giunse a conquistare interamente il territorio degli odierni Iran, Iraq, Afghanistan, Siria orientale, il Caucaso (Armenia, Georgia, Azerbaigian e Daghestan), Asia centrale sudoccidentale, parte della Turchia, alcune regioni costiere della penisola arabica, la regione del Golfo Persico e alcune regioni del Pakistan occidentale. Secondo la leggenda, la bandiera dell'Impero sasanide era la Derafsh Kaviani.[10]
La parentesi sasanide è considerata una delle più importanti e floride della storia della Persia, in quanto corrispose a un momento di grande splendore per diverse aree di quella regione.[11] Più nel dettaglio, il periodo sasanide coincise con il picco dell'antica civiltà persiana, la cui cultura influenzò considerevolmente anche la civiltà romana nella tarda antichità.[12] Nel basso Medioevo, l'influenza culturale dei Sasanidi si estese anche oltre i confini territoriali dell'impero, raggiungendo persino l'Europa occidentale,[13] l'Africa,[14] la Cina e l'India.[15] È noto che Ctesifonte, capitale dell'entità politica in esame, intrattenne rapporti pacifici con la dinastia Tang in Cina e con l'impero indiano; inoltre, giocò un ruolo fondamentale nella formazione dell'arte medievale sia europea sia asiatica.[16] La cultura persiana gettò infine le basi per molti elementi della cultura islamica, influenzando campi quali l'arte, l'architettura, la musica, la letteratura e la filosofia.[17]