Secessione dell'Aventino
protesta dei deputati antifascisti italiani (1924-1926) / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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La secessione dell'Aventino fu un atto di protesta attuato a partire dal 27 giugno[1] 1924 dalla Camera dei deputati del Regno d'Italia nei confronti del governo Mussolini in seguito all'uccisione di Giacomo Matteotti avvenuta il 10 giugno dello stesso anno.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/bc/Nota_disambigua.svg/18px-Nota_disambigua.svg.png)
![alcuni parlamentari mentre discutono sulla successione di aventino](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/3/3d/Secessione_dell%27Aventino.jpg/320px-Secessione_dell%27Aventino.jpg)
L'iniziativa, che consisteva nell'astensione dai lavori parlamentari fino a che i responsabili del rapimento Matteotti non fossero stati processati, prese il nome del colle Aventino dove, secondo la storia romana, si ritiravano i plebei nei periodi di acuto conflitto con i patrizi (secessio plebis). La protesta non ebbe successo e, dopo due anni, il 9 novembre 1926 la Camera dei deputati deliberò la decadenza dei 123 deputati aventiniani.