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Scozia nella guerra dei trent'anni
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La Scozia nella guerra dei trent'anni fu il coinvolgimento del regno di Scozia nella guerra dei trent'anni dal 1618 al 1648. La Scozia e gli scozzesi vennero coinvolti sia a livello diplomatico che militare negli eventi bellici di quegli anni.
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Numerose furono le necessità per gli scozzesi nel prendere parte al conflitto, non ultimo il destino della principessa scozzese Elisabetta di Boemia (figlia di re Giacomo VI di Scozia). Più di 50.000 scozzesi[1] giunsero sul continente col permesso del loro sovrano, spesso per periodi limitati e come alleati nella campagna contro gli Asburgo. Gran parte di loro prestò servizio inizialmente nelle brigate scozzesi organizzate dalla Repubblica delle Province Unite e poi in quelle della Svezia. Successivamente, altri gruppi vennero creati in Danimarca-Norvegia ed in Francia per facilitare la partecipazione degli scozzesi al conflitto. Alcuni combatterono per avere una migliore prospettiva di vita, altri per [realtà], altri per motivi confessionali e religiosi. Ben pochi erano i mercenari, sebbene la partecipazione degli scozzesi rimase perlopiù limitata durante tutto il corso della guerra. La Scozia dichiarò formalmente guerra a Spagna (1625–1630) e Francia (1627–1629) direttamente, ma perlopiù gli scozzesi si dedicarono a svolgere un servizio indiretto presso altre potenze.
Alcuni scozzesi erano già piazzati discretamente presso le corti europee dove godevano di una certa fiducia ed influenza.[2] Tra questi si ricordano il generale sir James Spens di Wormiston, il tenente generale Patrick Ruthven, il tenente generale James King ed il feldmaresciallo Alexander Leslie, tutti al servizio della Svezia. Questi uomini vennero raggiunti in Germania da truppe ausiliarie scozzesi e inglesi al comando di James, III marchese Hamilton (1631–1632).
In Francia gli ufficiali di maggior spicco furono il maresciallo di Francia John Hepburn (1634–1636), già colonnello dell'esercito svedese, e sir Robert Moray (1640s). In Danimarca, Robert Maxwell, conte di Nithsdale, guidò un contingente che includeva tra gli altri Donald Mackay, lord Reay ed il colonnello Robert Monro oltre a Alexander Lindsay, II lord Spynie (1627–1629).
La Brigata Scozzese che esisteva dal 1572, venne messa a disposizione dei soldati scozzesi in servizio nel continente ma queste truppe, prima ancora che fedeli allo stato che le ospitava, erano fedeli alla casata degli Stuart.[3]
E' importante ricordare ad ogni modo che non tutti gli scozzesi combatterono o credettero fermamente alla causa di Elisabetta di Boemia o dell'alleanza dei protestanti a nord. Molti combatterono anche per gli Asburgo (in Spagna o in Austria); alcuni vennero costretti dalle circostanze, altri furono semplicemente opportunisti come nel caso dell'assassino di Albrecht von Wallenstein, il conte Walter Leslie.[4]