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specie di pipistrello Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Scotophilus leucogaster (Cretzschmar, 1830) è un pipistrello della famiglia dei Vespertilionidi diffuso nell'Africa subsahariana.[1][2]
Scotophilus leucogaster | |
---|---|
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Laurasiatheria |
Ordine | Chiroptera |
Sottordine | Microchiroptera |
Famiglia | Vespertilionidae |
Sottofamiglia | Vespertilioninae |
Genere | Scotophilus |
Specie | S.leucogaster |
Nomenclatura binomiale | |
Scotophilus leucogaster Cretzschmar, 1830 | |
Sinonimi | |
S.altilis, S.flavigaster, S.murinoflavus |
Pipistrello di medie dimensioni, con la lunghezza totale tra 107 e 129 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 43 e 58 mm, la lunghezza della coda tra 37 e 54 mm, la lunghezza del piede tra 10 e 13 mm, la lunghezza delle orecchie tra 11 e 17 mm e un peso fino a 27 g.[3]
La pelliccia è corta, liscia, soffice e lucida. Il corpo è robusto, la testa è grande. Le parti dorsali variano dal bruno-grigiastro al marrone chiaro, mentre le parti ventrali sono bianche negli individui sopra l'equatore, con dei riflessi gialli nelle popolazioni australi. Il muso è corto e largo, dovuto alla presenza di due masse ghiandolari sui lati. Le orecchie sono corte e ben separate tra loro. Il trago è lungo, affusolato, con la punta arrotondata e il margine anteriore concavo. Le membrane alari sono semi-trasparenti e marroni scure. La punta della lunga coda si estende leggermente oltre l'ampio uropatagio. Il cariotipo è 2n=36 FNa=50.
Emette ultrasuoni sotto forma di impulsi di durata intermedia a frequenza quasi costante di circa 34 kHz. Tale configurazione è adatta alla predazione negli spazi aperti.
Si rifugia singolarmente o in gruppi fino a 9 individui sotto le fronde secche di palme del genere Borassus, nelle cavità di grandi alberi come il baobab e sotto i tetti di case dove la temperatura esterna raggiunge anche i 40 °C. Entra in uno stato di torpore diurno a temperature sotto i 34 °C. L'attività predatoria inizia subito dopo il tramonto ed è notevolmente limitata durante la luna piena.
Si nutre di insetti catturati sopra spazi aperti, prevalentemente coleotteri ed emitteri durante le stagioni delle piogge e lepidotteri in quelle più secche.
Danno alla luce due piccoli all'anno tra novembre e dicembre.
Questa specie è diffusa nell'Africa subsahariana dalla Mauritania all'Etiopia ad est e al Mozambico meridionale a sud. Probabilmente è presente anche nel Sudafrica.
Vive nelle savane, boschi e foreste ripariali, praterie, boschi di miombo e mopane e paludi, come nel delta dell'Okavango.
Sono state riconosciute 2 sottospecie:
La IUCN Red List, considerato il vasto areale e la popolazione presumibilmente numerosa, classifica S.leucogaster come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]
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