Santuario di Ōmiwa
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Il Santuario di Ōmiwa (大神神社?, Ōmiwa Jinja) è un santuario shintoista localizzato ai piedi del Monte Miwa, nel territorio municipale di Sakurai, appartenente alla Prefettura di Nara, in Giappone[1]. Questo tempio è caratterizzato dal fatto di non contenere al suo interno nessun artefatto o immagine sacra, in quanto è la stessa montagna su cui poggia a essere considerata Shintai, cioè oggetto di culto. Viene ritenuto uno dei santuari più antichi dell'intero paese. Una delle sue peculiarità è il fatto di essere meta di pellegrinaggio da parte dei produttori di sakè.
Santuario di Ōmiwa | |
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Stato | Giappone |
Regione | Prefettura di Nara |
Località | Sakurai |
Indirizzo | 奈良県桜井市大字三輪1422 e 1422 Ōaza Miwa, Sakurai-shi, Nara-ken 633-8538 |
Coordinate | 34°31′44″N 135°51′10″E |
Religione | Shintoismo |
Titolare | Ōmononushi e Monte Miwa |
Fondatore | Sujin |
Sito web | oomiwa.or.jp/ |
Sin dalle epoche più remote, il Monte Miwa è venerato dai locali come montagna sacra dove risiedono i kami. Durante il regno dell'imperatore Sujin, la corte imperiale fece erigere questo santuario con l'intento di placare l'epidemia di peste che mieteva vittime in tutta la regione. Ciò è attestato dai miti scritti nelle antiche cronache del Kojiki e del Nihon Shoki.[2] Perciò il Santuario di Ōmiwa e il vicino Santuario di Isonokami si contendono il titolo di tempio più antico del Giappone. In epoca feudale il Santuario in oggetto fu designato come il principale tempio shintoista per l'ex Provincia di Yamato.[3] Durante il periodo imperialista tale santuario fu ufficialmente designato tra i Kanpei-taisha (官幣大社), i principali templi in cui venerare la religione di stato e la figura dell'imperatore.[4]
Edificato in una foresta lungo l'antico sentiero Yamanobe no Michi[5], tra la città di Sakurai e Il Monte Miwa, il santuario è dedicato a Ōmononushi, divinità che coincide con l'anima stessa della vicina montagna.[6] Essendo quest'ultima considerata come divina, il santuario è sprovvisto di un honden. Un vecchio albero di cedro giapponese si trova nel complesso del tempio ed è ritenuto oggetto di culto. Il torii che sancisce l'ingresso nella zona sacra fu eretto soltanto nel 1984 e con i suoi 32 metri risulta essere il secondo più alto del Giappone.[7]
Poiché si ritiene che nel Monte Miwa oltre al già citato Ōmononushi, alberghi anche lo spirito di Inari, dea del riso e dell'agricoltura, ogni anno in data 14 novembre presso il Santuario di Ōmiwa, si tiene il Festival del sakè, Jozo Anzen Kigan-sai (醸造 安全祈願祭). Tale celebrazione vede appassionati e produttori della nota bevanda, radunarsi da ogni parte del Giappone. Il sacerdote recita un'orazione alla divinità per propiziare una buona annata, dopodiché le miko svolgono una danza rituale. Al termine di tale rito viene distribuito del sakè a tutti i presenti.[8]
Nelle vicinanze dal santuario si trova il kofun di Hashihaka (箸墓). La leggenda narra che esso sia il mausoleo della principessa Momoso. Gli studiosi di archeologia sostengono che si tratti invece della tomba della Regina Himiko, sovrana dell'antico Regno Yamatai. Tuttavia le antiche tombe designate come mausolei imperiali sono ritenute zona sacra e vengono gestite da un'agenzia direttamente collegata alla famiglia imperiale, perciò è stato difficile ottenere i permessi per condurre scavi e indagini sul luogo.[2]
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