Rudolf Höß
militare tedesco / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Caro Wikiwand AI, Facciamo breve rispondendo semplicemente a queste domande chiave:
Puoi elencare i principali fatti e statistiche su Rudolf Höß?
Riassumi questo articolo per un bambino di 10 anni
Rudolf Franz Ferdinand Höß[1] /ˈʀudɔlf fʀant͡s ˈfeɐ̯dinant hœs/ (varianti: Höss, Hoeß, Hoess[2]; Baden-Baden, 25 novembre 1901 – Auschwitz, 16 aprile 1947) è stato un militare e criminale di guerra tedesco, membro delle SS e primo comandante del campo di concentramento di Auschwitz.
Rudolf Höß | |
---|---|
Rudolf Höß in uniforme durante il suo periodo come comandante del Campo di concentramento di Auschwitz | |
Nascita | Baden-Baden, 25 novembre 1901 |
Morte | Auschwitz, 16 aprile 1947 (45 anni) |
Cause della morte | condanna a morte mediante impiccagione |
Religione | Ateismo (si riconvertì poco prima di morire alla religione cattolica) |
Dati militari | |
Paese servito | Impero tedesco Germania nazista |
Forza armata | Deutsches Heer Schutzstaffel |
Unità | SS-Totenkopfverbände |
Anni di servizio | 1914 – 1918 1933 – 1945 |
Grado | SS-Obersturmbannführer |
Guerre | Prima guerra mondiale Seconda guerra mondiale |
Campagne | Teatro mediorientale della prima guerra mondiale Fronte orientale |
Comandante di | campo di concentramento di Auschwitz 4 maggio 1940 - 1º dicembre 1943 8 maggio 1944 - 18 gennaio 1945 |
Decorazioni | Croce di Ferro di I Classe |
fonti citate nel corpo del testo | |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Nato in una famiglia cattolica, si iscrisse al Partito nazista nel 1922 e si arruolò nelle SS nel 1934, fino a divenire un medio gerarca. A lui si devono la rapida costruzione del campo e l'impiego del gas Zyklon B (acido cianidrico) nelle camere a gas per semplificare e velocizzare le uccisioni.[3] Catturato dagli Alleati e testimone al processo di Norimberga, fu giudicato colpevole di crimini contro l'umanità dalla Corte Suprema di Varsavia e venne impiccato nel cortile del campo di Auschwitz il 16 aprile 1947, dopo essersi convertito nuovamente, in extremis, alla fede cattolica.[4] Le sue memorie, intitolate Comandante ad Auschwitz, costituirono l'atto d'accusa principale ai primi processi sulla Shoah assieme alle deposizioni dei gerarchi e ai filmati degli angloamericani.