La-Roque-en-Provence
comune francese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La-Roque-en-Provence (in italiano: Roccasterone di Grassa, desueto) è un comune francese di 65 abitanti situato nel dipartimento delle Alpi Marittime della regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Fino al 2016 era conosciuto come Roquestéron-Grasse[1].
| La-Roque-en-Provence comune | |
|---|---|
 | |
 | |
| Localizzazione | |
| Stato | .svg){kind=small} Francia
|
| Regione |  Provenza-Alpi-Costa Azzurra
|
| Dipartimento |  Alpi Marittime
|
| Arrondissement | Grasse |
| Cantone | Vence |
| Amministrazione | |
| Sindaco | Alexis Argenti (Lista Civica) dal 26-5-2020 |
| Territorio | |
| Coordinate | 43°52′15″N 7°00′18″E |
| Superficie | 29,5 km² |
| Abitanti | 65 (1-1-2021) |
| Densità | 2,2 ab./km² |
| Comuni confinanti | Roquestéron, Conségudes, Coursegoules, Gréolières, Aiglun, Sigale |
| Altre informazioni | |
| Cod. postale | 06910 |
| Fuso orario | UTC+1 |
| Codice INSEE | 06107 |
| Cartografia | |
  La-Roque-en-Provence | |
| Sito istituzionale | |
La-Roque-en-Provence sorge sulla sponda destra del Esterone, lungo un'ansa del fiume. Sulla riva opposta si estende il comune di Roquestéron. È situato a 57 km a nord-ovest di Nizza.
Il villaggio si sviluppò attorno alla rocca costruita sul colle che la sovrasta. Con la fine dei vari conflitti che interessarono la regione e la conseguente crescita demografica il borgo si sviluppò anche sulla sponda sinistra dell'Esterone.
In virtù del tratto di Torino del 1760 tra la Francia e il Regno di Sardegna il confine tra i due paesi, sino ad allora molto tortuoso, venne rettificato e fissato lungo il fiume Esterone. Il villaggio si ritrovò così separato dalla frontiera, la sponda sinistra era infatti sarda, mentre quella destra francese. La frontiera scomparve esattamente un secolo più tardi, con l'annessione di Nizza alla Francia.
Simboli
Il 13 gennaio 2023 il comune di La-Roque-en-Provence ha adottato un nuovo stemma.[2]
«Partito: nel 1º d'oro, a tre pile poste in banda di rosso, moventi dal capo e dal fianco destro, raggianti verso la punta; nel 2º di verde, al ramo d'ulivo d'argento, posto in sbarra; alla campagna d'azzurro, e al ponte di un arco e due metà d'argento, attraversante in punta sul tutto. Motto: Mai du que lei dur.»
Il nuovo stemma sostituisce il precedente che era: D'azzurro, al monte scosceso di cinque vette d'argento, movente dalla punta.[3]
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
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