Repubblica di Paulava
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La Repubblica di Paulava (in lituano Paulavos respublika, in polacco Rzeczpospolita Pawłowska) fu uno Stato istituito nella seconda metà del Settecento su iniziativa del sacerdote di estrazione nobile Paweł Ksawery Brzostowski nel territorio del Granducato di Lituania, all'epoca parte della Confederazione polacco-lituana. La piccola nazione si dotò di un proprio parlamento, di un suo esercito e di una sua costituzione.
Repubblica di Paulava Rzeczpospolita Pawłowska Paulavos respublika | |
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Dati amministrativi | |
Capitale | Maniero di Merkinė |
Politica | |
Forma di governo | Repubblica parlamentare unitaria |
Organi deliberativi | Seimas (parlamento) |
Nascita | 1769 con Paweł Ksawery Brzostowski |
Causa | istituzione |
Fine | 1795 con Paweł Ksawery Brzostowski |
Causa | dissoluzione dovuta alla terza spartizione della Polonia |
Territorio e popolazione | |
Territorio originale | 30,4 km² |
Popolazione | 800 nel 1790 circa |
Evoluzione storica | |
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Il territorio della nazione si sviluppava intorno alla tenuta di Merkinė, anche detta tenuta di Paulava, nell'odierno comune distrettuale di Šalčininkai, in Lituania, e copriva un'area di 30,4 km² abitati da circa 800 persone. Nel 1769, la repubblica fu ufficialmente riconosciuta indipendente dal re di Polonia Stanislao II Augusto Poniatowski, venendo infine abolita nel 1795, in occasione della terza spartizione della Polonia. Brzostowski, che era stato presidente del parlamento bicamerale da lui istituito, fu autorizzato a tornare in patria e divenne abate di un comune situato nei pressi di Vilnius. I diritti riconosciuti dalle riforme progressiste promulgate dal sacerdote e dal parlamento furono rispettati in maniera limitata fino al 1830, anno in cui in cui ogni disposizione fu abolita a seguito della rivolta di novembre.