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Relazioni bilaterali tra Santa Sede e Unione Sovietica
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Le relazioni tra lo Stato più grande del mondo e quello più piccolo furono sempre segnate dalle persecuzioni subite dalla chiesa cattolica nell'Unione Sovietica e, durante la Guerra Fredda, anche negli altri paesi del patto di Varsavia, da una parte, e dalla scomunica ai comunisti e dalla messa all'indice delle opere dei pensatori di sinistra dall'altra. Dopo un lungo periodo di diffidenza, se non di aperta ostilità a partire dal pontificato di Benedetto XV, che raggiunse il massimo sotto Pio XII dopo il 1945, la Santa Sede iniziò a dialogare coi leader sovietici durante i papati di Giovanni XXIII e Paolo VI. Negli anni novanta l'azione diplomatica di Giovanni Paolo II fu vista, anche se in modo discusso, come uno dei fattori che portarono alla dissoluzione dell'Unione Sovietica.
Relazioni tra Città del Vaticano e Unione Sovietica | |||
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