Principe germanico
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Il principe germanico, indicato dalle fonti latine con i termini equivalenti rex ("re") e princeps ("principe") originariamente aveva tre funzioni principali.
- Giudice nelle assemblee popolari
- Sacerdote nei sacrifici (Blót)
- Condottiero nelle battaglie
L'ufficio era ereditario, ma, soprattutto, era una questione di sangue: tutto il casato era regale. Tacito, nel suo "Germania", ricorda che, a differenza dei capi di guerra temporanei, liberamente scelti per il proprio valore, presso i Germani i re erano tratti unicamente da alcune famiglie nobili, vale a dire famiglie dotate di ereditarietà sacra.
Scriveva, il goto Atalarico al Senato romano: "Come colui che nasce da voi è detto d'origine senatoria, così colui che esce dalla famiglia degli Amali, davanti alla quale si offusca ogni nobiltà, è degno di regnare".
I germani non concepivano la primogenitura.
Procopio, nel De bello Gothico ci racconta che la tribù degli Eruli perse il proprio re: l'ultimo rampollo venne trucidato dai propri sudditi. Questi stessi sudditi mandarono ambasciatori in patria (a Thulé, forse in Scandinavia) per chiedere un rappresentante di quello stesso sangue reale.
Il primo prescelto morì durante il viaggio, ma gli ambasciatori non si persero d'animo e tornarono indietro per condurne ai campi di battaglia un altro.
Frattanto gli Eruli, stanchi di aspettare, avevano finito col mettere alla loro testa uno dei loro, designato solo dal suo valore individuale. Non osando eleggerlo essi stessi, chiesero all'imperatore romano di nominarlo. Ma quando giunse l'erede legittimo, nonostante fosse a tutti sconosciuto, in una notte tutto il popolo si schierò con lui.
Questo il significato di "Re dei Germani".