Portale:Magna Grecia e Sicilia greca/Evidenza/Zenone di Elea
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Zenone di Elea (in greco: Ζήνων, Zenon; 489 a.C. – 431 a.C.) è stato un filosofo greco antico presocratico della Magna Grecia e un membro della Scuola eleatica fondata da Parmenide. Aristotele lo definisce inventore della dialettica. È conosciuto soprattutto per i suoi paradossi, che Bertrand Russell definì come «smisuratamente sottili e profondi». Tra questi ultimi, particolarmente famosi sono quelli correlati alla tesi della impossibilità del moto: "il paradosso dello stadio", "quello di Achille e la tartaruga", e "quello della freccia".
![Thumb image](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/3b/Zeno_of_Elea_Tibaldi_or_Carducci_Escorial.jpg/640px-Zeno_of_Elea_Tibaldi_or_Carducci_Escorial.jpg)
Vi sono poche notizie certe sulla vita di Zenone. Anche se composta quasi un secolo dopo la morte del filosofo, la principale fonte di informazioni biografiche sul filosofo è il dialogo Parmenide di Platone. Nel dialogo, Platone descrive una visita di Zenone e Parmenide ad Atene, nel periodo in cui Parmenide ha "circa 65 anni", Zenone "quasi 40" e Socrate è "un uomo molto giovane". Grazie a queste indicazioni, attribuendo a Socrate un'età di 20 anni e assumendo come data di nascita di quest'ultimo il 469 a.C., è possibile stimare la nascita di Zenone nel 490 a.C.