Patrimoni dell'umanità dello Yemen
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I patrimoni dell'umanità dello Yemen sono i siti dichiarati dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità in Yemen, che è divenuto parte contraente della Convenzione sul patrimonio dell'umanità il 7 ottobre 1980[1].
Al 2023 i siti iscritti nella Lista dei patrimoni dell'umanità sono cinque, mentre nove sono le candidature per nuove iscrizioni[1]. Il primo sito iscritto nella lista è stato nel 1982 l'antica città murata di Shibam, durante la sesta sessione del comitato del patrimonio mondiale. Quattro anni dopo, nella decima sessione, è stato inserito nella lista il secondo patrimonio yemenita, la città vecchia di Sana'a. Il terzo sito yemenita è stato la città storica di Zabid, aggiunto nel 1993. La trentaduesima sessione ha iscritto nella lista l'arcipelago di Socotra come quarto patrimonio nel 2008. Infine, il patrimonio di più recente riconoscimento è costituito dall'insieme di luoghi salienti dell'antico regno di Saba, Ma'rib, incluso nella lista nel 2023 con una procedura d'urgenza dalla diciottesima sessione straordinaria del comitato. Quattro siti sono considerati culturali, secondo i criteri di selezione, uno naturale. I quattro siti continentali sono stati iscritti nella Lista dei patrimoni dell'umanità in pericolo: la città storica di Zabid dalla XXIV sessione del Comitato per il patrimonio dell'umanità, il 29 novembre 2000, a causa del deteriorato stato di conservazione del sito[2]; l'antica città murata di Shibam e la città vecchia di Sana'a dalla XXXIX sessione, il 2 luglio 2015, a causa dei danni dervianti dalla Guerra civile yemenita[3]; i luoghi salienti dell'antico regno di Saba, Ma'rib al momento dell'iscrizione il 25 gennaio 2023, sempre per il rischio di distruzione derivante dalla guerra in corso[4].