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I patrimoni dell'umanità del Mozambico sono i siti dichiarati dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità in Mozambico, che è divenuto parte contraente della Convenzione sul patrimonio dell'umanità il 27 novembre 1982[1].
Al 2022 un solo sito è iscritto nella Lista dei patrimoni dell'umanità: l'Isola di Mozambico, scelta nel 1991 in occasione della quindicesima sessione del comitato del patrimonio mondiale. Quattro sono invece le candidature per nuove iscrizioni[1].
Foto | Sito | Luogo | Tipo | Anno | Descrizione |
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Isola di Mozambico | Isola di Mozambico | Culturale (599; iv, vi) | 1991 | Su quest'isola si trova la città fortificata di Mozambico, ex stazione commerciale portoghese sulla rotta per l'India. La sua notevole unità architettonica è dovuta all'uso costante, fin dal XVI secolo, delle stesse tecniche costruttive, materiali da costruzione (pietra o macuti) e principi decorativi[2]. |
Foto | Sito | Luogo | Tipo | Anno | Descrizione |
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Manyikeni e Chibuene | Muabsa, Vilankulo | Culturale (919; iii) | 15/09/1997 | Manyikeni è un centro regionale della tradizione di Zimbabwe del secondo millennio d.C. Il sito comprende un recinto di mura di pietra e l'insediamento circostante. L'importanza di Manyikeni è legata alle connessioni tra l'entroterra e la costa. Manyikeni era una città appartenente allo stato la cui capitale era Grande Zimbabwe. Chibuene era una stazione commerciale costiera della fine del primo e dell'inizio del secondo millennio d.C. Chibuene è senza dubbio il sito più ricco di oggetti esotici mai trovati sulla costa del Mozambico[3]. | |
Arcipelago delle Quirimbas | Distretto di Ibo | Misto (5380; ii, iv, x) | 20/08/2008 | L'arcipelago delle Quirimbas è costituito da 31 isole che si estendono a sud di Capo Delgado per circa 200 miglia. Queste isole, che corrono lungo la costa, sono in parte collegate al continente da banchi di sabbia, barriere coralline, mangrovie e acque ricche di vita marina. Di particolare interesse sono le isole di Ibo e, in misura minore, Quisiva e Matemo, antiche postazioni portoghesi con insediamenti swahili precoloniali. Il sito è un'eccezionale illustrazione delle fasi di una cultura particolare che ha riunito e omogeneizzato elementi disparati delle culture dell'Africa, della regione araba, dell'India e dell'Europa nel corso di oltre un millennio[4]. | |
Catena dei monti Vumba | Manica | Culturale (5381; iii, vi) | 20/08/2008 | Lungo la mistica catena montuosa Vumba nel Mozambico centrale, una collina sacra denominata Chinhamapere si erge come una delle caratteristiche principali del paesaggio. Il sito comprende i più famosi dipinti di arte rupestre di cacciatori-raccoglitori (che comprendono diverse figure umane, alcuni con in mano archi e frecce e altri in trance) nascosti in una foresta sacra e una serie di rituali Shona viventi collegati ai simboli dell'arte rupestre e al paesaggio. Intorno a tutti e tre i siti di arte rupestre di cacciatori-raccoglitori c'è una savana boscosa abbastanza fitta, che è un habitat naturale per rare specie di rettili e flora. Il bosco è visto come parte integrante dei siti di arte rupestre: insieme sono percepiti come il paesaggio sacro di Chinhamapere, risorsa rara e pregiata utilizzata per le cerimonie tradizionali[5]. | |
Parco nazionale di Maputo (già Riserva marina parziale di Ponta de Ouro) | Distretto di Matutuíne | Naturale (6608; vii, ix, x) | 31/03/2022 | Il Parco nazionale di Maputo è stato istituito il 31 dicembre 2021, consolidando l'esistente Riserva marina parziale di Ponta do Ouro e la Riserva speciale di Maputo. Il sito è proposto come estensione dell'iSimangaliso Wetland Park in Sudafrica, già patrimonio dell'umanità dal 1999. Il sito rientra nella pianura costiera del Maputaland, con il suo cordone litorale di alte dune paraboliche boscose e ampie spiagge sabbiose. Dietro le dune si trovano una serie di laghi costieri permanenti e semipermanenti, il più grande dei quali è il lago Piti. I principali ecosistemi del cordone costiero comprendono coste rocciose, vaste aree intertidali di alghe, foreste di mangrovie e barriere coralline. Le vaste praterie costiere contengono foreste, boschetti e zone umide[6]. |
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