Partito Socialista del Lavoro
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Il Partito Socialista del Lavoro (in romeno: Partidul Socialist al Muncii, PSM) è stato un partito politico comunista e socialista fondato in Romania nel 1990 su iniziativa di Ilie Verdeț, già Primo ministro della Repubblica Socialista di Romania dal 1979 al 1982.
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Partito Socialista del Lavoro | |
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Partidul Socialist al Muncii | |
Presidente |
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Stato | ![]() |
Abbreviazione | PSM |
Fondazione | 16 novembre 1990 |
Dissoluzione | 7 ottobre 2003 |
Confluito in | Partito Social Democratico |
Ideologia | Socialismo Comunismo Nazionalismo |
Collocazione | Sinistra |
Seggi massimi Camera | |
Seggi massimi Senato | |
Colori | Rosso |
Il partito nacque dopo lo scioglimento del Partito Comunista Rumeno (PCR), che fece seguito al Golpe del 1989 e al rovesciamento della Repubblica Socialista di Romania. Molti rappresentanti del precedente regime, come Ion Iliescu, promossero la costituzione del Fronte di Salvezza Nazionale insieme ad altri soggetti politici; altri fondarono invece il Partito Socialista del Lavoro, quale prosecutore del PCR.
Dal 1992 al 1996 partecipò alla coalizione denominata Quadrilatero Rosso (Patrulaterul Roșu), con Fronte Democratico di Salvezza Nazionale, Partito Grande Romania e Partito dell'Unità Nazionale Romena. Alle elezioni parlamentari del 1992 raggiunse il 3% dei voti con 18 parlamentari, mentre alle successive elezioni legislative del 1996 ottenne il 2% senza conseguire alcun seggio.
Nel 2003 il PSM si fuse con il Partito Social Democratico; una componente del partito contraria alla fusione costituì invece il Partito dell'Alleanza Socialista, poi ridenominato Partito Socialista Romeno.