Paleografia greca
studio della storia della scrittura in alfabeto greco / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
La paleografia greca è la disciplina che studia la storia della scrittura greca, dalle origini (VIII secolo a.C.) all'epoca della stampa (XVI secolo d.C.). Essa ha lo scopo di analizzare - a livello grafico, cronologico e geografico - i testi manoscritti in lingua greca (per valutare come, quando e dove sono stati vergati), e di permetterne la lettura. Complementari alla paleografia greca sono l'epigrafia greca e la papirologia.
Benché sia molto complesso classificare le scritture greche e ricondurle a specifici stili (soprattutto per quanto concerne le minuscole), si possono individuare, tra le altre, le seguenti scritture librarie:
- Maiuscole di età antica, arcaica e classica (VIII-IV sec. a.C.)
- Maiuscole di età tardoantica, ellenistica e romana (IV sec. a.C. - III sec. d.C.)
- Maiuscole di età bizantina (IV-X sec. d.C.): fino al "metacaratterismo" di epoca macedone (ovvero la trascrizione dei codici dalla grafia maiuscola alla grafia minuscola)
- Maiuscola biblica
- Maiuscola alessandrina
- Maiuscola ogivale (inclinata e diritta)
- Maiuscola liturgica
- Minuscole di età bizantina (VIII-XV sec. d.C.): dal modello rigido al modello sciolto, calligrafiche e corsiveggianti, costantinopolitane e provinciali
- Minuscola studita
- Minuscola della "Collezione filosofica"
- Minuscola "Bouletée"
- Minuscola "Perlschrift"
- Minuscola "Fettaugen"
- Minuscola paleologa
- Minuscole moderno-erudite
- Minuscole tradizionali-arcaizzanti
- Minuscole post-bizantine e umanistiche (XVI sec. d.C.)
La paleografia greca, oltre ad essere materia di specifici corsi universitari, viene studiata presso la Scuola vaticana di paleografia, diplomatica e archivistica dell'Archivio Segreto Vaticano, dove ha insegnato per numerosi decenni mons. Paul Canart, tra i massimi esperti di scrittura greca a livello mondiale.