Ordinazione sacerdotale per persone LGBT nel cristianesimo
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L'accesso al rito dell'ordine sacro per le persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT) in una posizione di apertura nei confronti del loro orientamento sessuale (o identità di genere se transgender) costituisce una pratica discussa all'interno di alcune comunità contemporanee della Chiesa cristiana.
Mentre la maggior parte delle chiese cristiane vieta l'ordinazione del clero LGBT poiché vedono l'omosessualità e l'auto-identificazione come transessuali incompatibili con l'insegnamento biblico e la pratica cristiana tradizionale[1], un crescente numero di chiese a tutt'oggi permette il servizio ecclesiale alle persone LGBT.
La Metropolitan Community Church statunitense, una comunità ecclesiastica prevalentemente LGBT, ha ordinato candidati LGBT per il ministero sin dalla sua fondazione avvenuta nel 1968.
Nel 1972 la Chiesa unita di Cristo è diventata la prima confessione affiliata al protestantesimo negli Stati Uniti d'America ad ordinare un clero apertamente gay. Altre chiese che successivamente l'hanno fatto sono la Chiesa evangelica luterana in America (dal 2010) e la Chiesa presbiteriana degli Stati Uniti d'America (a partire dal 2012).
La Chiesa episcopale degli Stati Uniti d'America[2][3] e la Chiesa cristiana dei discepoli di Cristo[4] hanno anch'esse dato il permesso di ordinare candidati apertamente gay e lesbiche già da alcuni anni a questa parte[non chiaro].
Internazionalmente le chiese che hanno ordinato un clero apertamente gay o lesbico includono la Chiesa di Scozia (con Scott Rennie)[5], la Chiesa anglicana (con Nicholas Chamberlain)[6], la Chiesa del Galles (dal 2005)[7], la Chiesa di Svezia, la Chiesa di Norvegia, la Chiesa di Danimarca, la Chiesa nazionale d'Islanda, la Chiesa evangelica luterana finlandese, la Chiesa evangelica in Germania, la Chiesa metodista in Gran Bretagna[8], la Chiesa protestante nei Paesi Bassi, la Chiesa protestante unita del Belgio, la Chiesa riformata svizzera, la Chiesa protestante unita di Francia, la Chiesa evangelica luterana del Canada (dal 2011)[9], la Chiesa anglicana del Canada (dal 2016)[10], il Vetero-cattolicesimo ed infine la Chiesa unita di Cristo del Giappone[11][12].
La questione dell'ordinazione sacerdotale LGBT ha causato una particolare controversia soprattutto nella comunione anglicana sparsa il tutto il mondo, a seguito dell'elezione del vescovo del New Hampshire Gene Robinson (apertamente gay) all'interno della Chiesa episcopale degli Stati Uniti d'America.