Omosessualità e buddismo
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Il rapporto intercorrente tra il buddismo e l'orientamento sessuale può variare a seconda della tradizione e dell'insegnante a cui ci si affida. Secondo alcuni studiosi il buddismo originario sembra non aver posto alcuna stigmatizzazione speciale nei riguardi delle relazioni omosessuali, in quanto l'argomento non viene mai menzionato nei discorsi di Gautama Buddha[1].
Il terzo dei Cinque precetti afferma che è necessario astenersi dai comportamenti sessuali non appropriati. Fra le molte interpretazioni di quali siano questi comportamenti sessuali "non appropriati" ci sono: il rapporto sessuale al di fuori del matrimonio, l'attività sessuale svolta con un'altra persona senza il consenso del/la proprio/a partner, o il punto di vista - storicamente prevalente - secondo cui la definizione si limita a descrivere lo stupro, l'incesto e la zooerastia.