Offensiva Voronež-Kastornoe
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Offensiva Voronež-Kastornoe (in russo Воронежско-Касторненская операция (1943)?) è la denominazione presente nella storiografia sovietica della quarta fase dell'offensiva generale dell'Armata Rossa durante l'inverno 1942-1943 nel settore meridionale del Fronte orientale durante la seconda guerra mondiale.
Offensiva Voronež-Kastornoe parte del fronte orientale della seconda guerra mondiale | |||
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I sovietici entrano a Voronež il 25 gennaio 1943 | |||
Data | 24 gennaio – 4 febbraio 1943 | ||
Luogo | regione di Voronež, Unione Sovietica | ||
Esito | vittoria sovietica | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
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Perdite | |||
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Questa nuova manovra a tenaglia delle forze sovietiche venne sferrata subito dopo l'offensiva Ostrogožsk-Rossoš' e fu resa estremamente difficoltosa dalle intemperie invernali; l'offensiva venne condotta dalle truppe del Fronte di Voronež del generale Filipp Golikov, in movimento da sud in collaborazione con il fianco sinistro del Fronte di Brjansk del generale Maks Reiter, proveniente da nord[1][2].
La 2ª Armata tedesca, schierata nella importante testa di ponte di Voronež e le residue truppe ungheresi rimaste in linea dopo la catastrofica sconfitta di gennaio, vennero attaccate sui fianchi, minacciate di accerchiamento e costrette ad una disastrosa ritirata nel pieno del rigido inverno russo. Le perdite tedesche furono molto elevate, la 2ª Armata sfuggi con estrema difficoltà alla completa distruzione e un nuovo grande varco si aprì nel fronte dell'Asse, scoprendo la direzione di Kursk, che sarebbe stata liberata durante la successiva Operazione Stella, e minacciando da sud l'importante caposaldo di Orël.