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parte del Corpus iuris civilis Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Le Novellae constitutiones sono le costituzioni imperiali emanate dall'imperatore bizantino Giustiniano nel periodo che va dal 535, anno successivo alla pubblicazione del Codex Iustinianus repetitae praelectionis, fino alla morte dell'imperatore, avvenuta nel 565.
Nuove costituzioni | |
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Titolo originale | Novellae Constitutiones |
Le Novellae in un'edizione del 1567 | |
Autore | Giustiniano - Triboniano |
1ª ed. originale | 535 circa |
Editio princeps | Roma, Vito Puecher, 1476 |
Genere | raccolta di leggi |
Lingua originale | latino |
Il termine Novellae significa nuove, e sottolinea appunto che si tratta di costituzioni nuove rispetto a quelle contenute nel Codex. Alcune di esse sono in greco, altre in latino.
Nell'aspetto esteriore le Novellae differiscono molto dalle costituzioni presenti nel Codice giustinianeo.
Di esse infatti abbiamo il testo pressoché integrale, preceduto da una prefazione in cui si illustrano i motivi che hanno richiesto l'intervento imperiale, e seguito da un epilogo con le consegne per l'entrata in vigore.
Delle costituzioni facenti parte del Codice, al contrario, abbiamo solo i passi selezionati dai commissari.
Le Novellae venivano pubblicate ogni sei mesi in raccolte ufficiali; tuttavia Giustiniano giunse al momento della morte senza aver provveduto a riunire le sue nuove costituzioni in un unico Codex.
Questa circostanza spingerà i privati a farsi carico della raccolta. A questo proposito noi conosciamo almeno tre raccolte private, di cui una greca che circolò solo in Oriente e due latine:
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