Nicomaco Flaviano (prefetto del pretorio)
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Nicomaco Flaviano (in latino Nicomachus Flavianus; ... – ...; fl. 382-432) è stato un funzionario romano; appartenente alla nobile famiglia dei Nicomachi, servì sotto l'imperatore Teodosio I, l'usurpatore Eugenio, l'imperatore Onorio e l'imperatore Valentiniano III, ricoprendo, tra le altre, le cariche di praefectus urbi di Roma (tre volte tra il 392 e il 408) e di prefetto del pretorio d'Italia (431). Come tradizione della sua famiglia, si dedicò anche allo studio della letteratura latina, curando un'importante edizione di Tito Livio.
Nicomaco Flaviano | |
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Prefetto del pretorio dell'Impero romano | |
Dittico detto «dei Simmachi e dei Nicomachi», probabilmente prodotto in occasione del matrimonio di Nicomaco Flaviano con la figlia di Quinto Aurelio Simmaco | |
Nome originale | Nicomachus Flavianus |
Consorte | la figlia di Quinto Aurelio Simmaco |
Figli | numerosi, tra i quali una certa Galla |
Proconsolato | d'Asia dal 382 al 383 |
Prefetto | Urbi 3 volte tra il 392 e 408 Italia nel 431 |
Fu detto "il Giovane", per distinguerlo dal padre, Virio Nicomaco Flaviano.