Neuroradiologia dell'ischemia
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La neuroradiologia dell'ischemia si avvale della tomografia computerizzata e dell'imaging a risonanza magnetica in aiuto alla diagnosi, che è però clinica (comparsa di un deficit neurologico in acuto della durata superiore a 24 ore e con prognosi infausta)[1].
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Essendo l'ictus un processo a rapida evoluzione si distinguono anche radiologicamente diverse fasi: iperacuta, acuta, subacuta e cronica. La radiologia è spesso interpellata per la diagnosi differenziale con l'ictus emorragico, per valutare l'estensione, la causa e la sede del processo morboso e per formulare una valutazione prognostica. In fase subacuta è possibile inoltre evidenziare le possibile complicanze emorragiche e l'edema[2].