Museo d'Orsay
museo di Parigi Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il Museo d'Orsay (Musée d'Orsay /my'ze dɔʁ'sɛ/) si trova in Francia a Parigi, in Rue de la Légion d'Honneur, 1.
Musée d'Orsay | |
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(FR) Musée d’Orsay | |
Ubicazione | |
Stato | Francia |
Località | Parigi |
Indirizzo | Rue de la Légion d'Honneur 1 |
Coordinate | 48°51′36″N 2°19′35″E |
Caratteristiche | |
Tipo | Pittura, scultura, architettura e fotografia |
Intitolato a | stazione di Parigi Orsay |
Istituzione | 1986 |
Fondatori | |
Apertura | 1986 |
Direttore | Guy Cogeval |
Visitatori | 1 044 365 (2021) |
Sito web | |
Il museo, celebre per i numerosi capolavori dell'impressionismo e del postimpressionismo esposti al suo interno, è situato di fronte al Musée du Louvre, dal lato opposto della Senna, in un'ex-stazione ferroviaria (la Gare d'Orsay), costruita in stile eclettico alla fine dell'Ottocento. Espone opere d'arte create tra il 1848 e il 1914 e le sue collezioni comprendono moltissime pitture, sculture, oggetti d'arti decorative, fotografie, medaglie, disegni e stampe. Il progetto di ristrutturazione museografica diede fama internazionale alla designer italiana Gae Aulenti.
L'edificio fu progettato dall'architetto Victor Laloux a partire dal 1898 dove in precedenza sorgevano una caserma di cavalleria e il vecchio Palazzo d'Orsay. I lavori furono terminati dopo soli due anni, perché la stazione fosse pronta per l'Esposizione Universale del 1900.
Nel 1939 le grandi linee ferroviarie furono spostate alla stazione d'Austerlitz e la stazione continuò a servire solo il traffico locale.
Negli anni successivi, lo stabile ebbe vari usi: nel 1945 fu destinato a sede di transito dei prigionieri di guerra e negli anni 1950 cessò completamente il servizio. Nel 1961 ne fu decisa la demolizione. I provvedimenti presi da Pompidou nell'ambito del progetto di rinnovamento della capitale prevedevano che al suo posto nascesse un grande parallelepipedo di cristallo (già molti anni prima era stata progettata al suo posto una piscina coperta con pavimento mobile, come sede di eventi sportivi); ma gli sforzi di molti cittadini illustri che si battevano per la sua salvaguardia fecero sì che la stazione venisse risparmiata dalla demolizione e che venisse classificata monumento nazionale. Nel 1973 fu scelto come sede stabile della compagnia teatrale Renaud-Barrault e nel 1974 divenne sede della casa d'aste Drouot. Nel 1978, sotto la presidenza Giscard d'Estaing fu finalmente decisa la trasformazione in museo.
Il restauro venne affidato al gruppo ACT-Architecture, i cui componenti decisero di rispettare il più possibile la struttura e i materiali preesistenti. All'architetta italiana Gae Aulenti venne invece affidata la disposizione degli spazi interni e la progettazione dei percorsi espositivi. A lei si deve la scelta della pietra calcarea chiara, che fornisce luminosità alle sale sfruttando al meglio la luce proveniente dalla volta in vetro e metallo e che nello stesso tempo rende unitario l'insieme.[1] Il progetto di light design fu realizzato da Piero Castiglioni.
Il percorso si articola su tre livelli, utilizzando la navata centrale (quella lungo la quale una volta correvano i binari) come tronco principale da cui si dipartono terrazze e passaggi.
A 86 anni dall'inaugurazione della stazione ferroviaria, il Museo D'Orsay venne aperto al pubblico il 1º dicembre 1986.
Il museo è famoso soprattutto per i quadri degli impressionisti (Claude Monet, Paul Cézanne, Édouard Manet, Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas, Alfred Sisley, Camille Pissarro, Berthe Morisot, Gustave Caillebotte, ecc.) e post-impressionisti (Paul Gauguin, Vincent van Gogh, ecc.), ma contiene anche opere che partono dalla seconda metà del XIX secolo (Jean-Léon Gérôme, William Bouguereau, ecc.) e non espone esclusivamente dipinti, ma anche importanti lavori di architetti, scultori come Antoine-Louis Barye, fotografi e creatori d'arte decorativa e industriale dal 1848 al 1914. Una galleria è interamente dedicata a Henri de Toulouse-Lautrec, un'altra a Gustave Courbet e ci sono anche sculture di Auguste Rodin.
La direzione del museo ha scelto di esporre opere che si collocano tra due limiti storici: l'inizio della Seconda Repubblica (1848) e l'inizio della grande guerra (1914). In questo modo il museo d'Orsay va a colmare la lacuna esistente tra la collezione del Louvre e quella esposta al Museo Nazionale d'Arte Moderna dal fauvismo in 1905, che si trova nel Centre Pompidou. Le opere provengono principalmente da tre fonti:
Il limite del 1914 non è tassativo: le opere del cubismo sono ad esempio esposte al Beaubourg, mentre al museo d'Orsay sono collocate le ultime opere di Renoir o di Monet che, pur datate 1920 o 1930, appartengono ancora alla corrente impressionistica.
I criteri con cui sono esposte le opere sono principalmente due: un criterio cronologico, che si può seguire attraverso appositi percorsi, e un criterio monografico, per cui alcune sale sono dedicate a un singolo autore o a una corrente. Il visitatore è pertanto in grado di collocare gli oggetti secondo i periodi e secondo gli stili di appartenenza.
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