Mura comunali di Verona
cinta muraria di Verona / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Le mura comunali di Verona sono parte della cinta difensiva a sud del centro storico; rimangono visibili lungo via Pallone. Le mura, che hanno ospitato anche cinque caserme durante la dominazione asburgica, sono uno straordinario reperto storico dell'architettura militare veronese caratterizzate da doppia cinta muraria comunale-ezzeliniana-scaligera-viscontea, ma anche da un sistema logistico di edifici militari realizzato dalla Repubblica di Venezia già nel corso del XVI secolo, probabilmente dal 1421, poi continuamente modificato e integrato.
Mura comunali di Verona | |
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Le mura comunali e le porte urbiche di Verona | |
Localizzazione | |
Stato attuale | Italia |
Città | Verona |
Indirizzo | Via Pallone |
Coordinate | 45°26′10.56″N 10°59′46.56″E45°26′10.56″N, 10°59′46.56″E |
Informazioni generali | |
Tipo | Mura medievali |
voci di architetture militari presenti su Wikipedia | |
Il sistema di fabbricati militari, simile a un grande arsenale a sviluppo lineare, fu chiamato arsanata o aresanata, nome che forse richiama i lavori di risanamento e consolidamento delle mura preesistenti, recuperate per le nuove strutture. La complessa successione di edifici si estendeva lungo l'Adigetto dalla Rocchetta della Bra alla Torre della Paglia, sulla riva dell'Adige. Essi avevano diverse destinazioni: caserma, ospedale, polveriera, tezone, mulino da polvere, granai, forni, scuderie, vari magazzini per munizioni da bocca e da guerra.
Il nuovo insieme urbanistico militare faceva inoltre capo, a occidente, su Castel Vecchio, direttamente collegato alla Rocchetta della Bra, e all'arsanata, anche mediante la strada compresa tra le due cinte murarie dell'Adigetto. Il culmine architettonico e il centro ideale del grande sistema arsanata-Castel Vecchio diverrà il Palazzo della Gran Guardia, edificato nel primo Seicento e rimasto incompiuto, destinato all'Accademia dei Filotimi, per lo studio dell'arte marziale, a sede di rappresentanza dei Provveditori di Terraferma e delle autorità militari venete e a luogo per le riviste delle truppe nella grande loggia terrena, durante la stagione avversa.