Matteo (apostolo)
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Matteo (Cafarnao, 4/2 a.C. circa – Etiopia, 70 o 74) fu, secondo i Vangeli, uno dei dodici apostoli di Gesù e, secondo la tradizione, l'autore del Vangelo secondo Matteo. In questo stesso vangelo viene chiamato "il pubblicano" e descritto come esattore delle tasse prima della chiamata di Gesù; in Marco e Luca lo stesso pubblicano viene chiamato Levi, anche se non viene esplicitamente identificato con l'apostolo Matteo. Matteo non va confuso con l'apostolo quasi omonimo Mattia.
San Matteo | |
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Caravaggio, San Matteo e l'angelo | |
Apostolo ed evangelista | |
Nascita | Cafarnao, 4/2 a.C. circa |
Morte | Etiopia, 70 o 74 |
Venerato da | Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi |
Canonizzazione | pre-canonizzazione |
Santuario principale | Cattedrale di Salerno |
Ricorrenza | 21 settembre (Chiesa Occidentale) 16 novembre (Chiesa Orientale) |
Attributi | Angelo, Spada, Portamonete, Libro dei conti, libro del Vangelo |
Patrono di | Salerno, Albanella, Casal Velino Marina, banchieri, contabili, doganieri, esattori, ragionieri, Guardia di Finanza; vedi lista |
Gli studi moderni sulla reale identità dell'autore del Vangelo secondo Matteo hanno opinioni discordanti[1]. Attualmente, comunque, la quasi unanimità degli studiosi, inclusa la più autorevole esegesi cristiana, ritiene che l'apostolo Matteo, in merito al vangelo attribuitogli, non sia stato l'autore e neppure un testimone oculare e che "c'è un accordo quasi unanime nei circoli scientifici di oggi che l'evangelista è sconosciuto, anche se continuiamo a usare il nome «Matteo». La sua dipendenza da Marco (e da Q, un corpo dei detti di Gesù in greco, noto anche a Luca) indica che non era un testimone oculare del ministero di Gesù"[2]. Anche in merito all'attribuzione a Matteo della Fonte Q[3], gli esegeti della Bibbia di Gerusalemme[4] precisano: "Alcuni hanno perfino proposto di identificare la fonte Q (raccolta soprattutto di «parole» di Gesù) con Matteo, del quale Papia dice che ha messo in ordine i «detti» del Signore. Ma Papia usa la stessa espressione per indicare Marco (cf anche il titolo della sua opera) e nulla permette di pensare che il Matteo di cui parla abbia contenuto solo dei logia [detti di Gesù]". A Matteo sono anche tradizionalmente riferiti dei testi apocrifi: il Vangelo dello pseudo-Matteo, che parla dell'infanzia di Cristo, gli Atti di Matteo e il Martirio di Matteo che ne descrivono la predicazione.
Secondo la tradizione della Chiesa, Matteo viene raffigurato insieme ad un uomo alato che lo ispira o gli guida la mano mentre scrive il Vangelo; l'uomo alato è uno dei quattro esseri viventi presenti nel libro di Ezechiele e nel libro dell'Apocalisse e ciò perché il Vangelo di Matteo esordisce con la genealogia terrena e l'infanzia di Gesù Figlio dell'uomo, sottolineandone quindi l'umanità.