Manfred von Killinger
militare, criminale e politico tedesco / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Manfred Freiherr von Killinger (Gut Lindigt, 14 luglio 1886 – Bucarest, 2 settembre 1944) è stato un militare e politico tedesco, ufficiale di marina, leader del Freikorps, oltre che scrittore militare.
Manfred von Killinger | |
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Ministro presidente dello Stato libero di Sassonia | |
Durata mandato | 1933 – 1935 |
Predecessore | Walter Schieck |
Successore | Martin Mutschmann |
Dati generali | |
Partito politico | Partito nazista |
Manfred von Killinger | |
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Nascita | Gut Lindigt, 14 luglio 1886 |
Morte | Bucarest, 2 settembre 1944 |
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Veterano della prima guerra mondiale e membro della Marine-Brigade Ehrhardt durante la Rivoluzione tedesca, prese parte all'intervento militare contro la Repubblica Sovietica Bavarese. Dopo lo scioglimento dei Freikorps, l'antisemita Killinger fu attivo nel Germanenorden e nell'Organizzazione Consul, ideando l'omicidio di Matthias Erzberger. Successivamente fu un rappresentante del partito nazista nel Reichstag e leader della Sturmabteilung, prima di ricoprire la carica di ministro-presidente della Sassonia e svolgere un ruolo fondamentale nell'attuazione delle politiche naziste a livello locale.
Durante la notte dei lunghi coltelli, fu in grado di recuperare il suo status e prestò servizio come console della Germania nazista a San Francisco tra il 1936 e il 1939. Nel 1940, come ambasciatore presso la Repubblica Slovacca, ebbe un ruolo determinante nell'applicazione della legislazione antisemita. All'inizio del 1941, Killinger fu nominato in una posizione simile in Romania, dove divenne noto per la prima volta per aver sostenuto Ion Antonescu durante il pogrom di Bucarest. Insieme al suo aiutante Gustav Richter, tentò di ottenere la partecipazione della Romania alla soluzione finale sotto la guida tedesca, facendo così pressione sulle autorità rumene per distogliere l'attenzione dall'omicidio di massa degli ebrei. Killinger ha supervisionato la presenza tedesca in Romania fino al 1944 ed è stato l'obiettivo di un famigerato opuscolo del 1943 dello scrittore Tudor Arghezi. Si suicidò a Bucarest, pochi giorni dopo che il colpo di stato di re Michele del 23 agosto 1944 rovesciò il regime di Antonescu.